Lunedì prossimo dovrebbero entrare in vigore le sanzioni a carico dei medici e c’è forte attesa per la posizione che assumeranno le Regioni dopo le ultime analisi sull’efficienza del sistema. Dal fronte dei medici di famiglia, intanto, tornano a farsi sentire le richieste di un prolungamento del collaudo. Esemplifica alla perfezione il sondaggio condotto da Fimmg Lombardia su un campione di circa 300 iscritti: il 97% certifica già on line e trasmette per via telematica oltre il 70% dei certificati prodotti; tuttavia, oltre il 90% dei medici lamenta blocchi persistenti al sistema il lunedì mattina e si vede costretto a usare la carta. “È necessaria una proroga dell’avvio delle sanzioni” commenta Fiorenzo Corti, segretario di Fimmg Lombardia “perché anche in una regione come la nostra, all’avanguardia nell’informatizzazione, i medici di famiglia potrebbero essere sottoposti a gravi penalità nonostante gli ottimi risultati già raggiunti”. Non sforna dati ma attacca a testa bassa lo Snami, che torna a chiedere incentivi economici per la certificazione telematica. “L’esperienza diretta e le segnalazioni che arrivano dai nostri iscritti” spiega il presidente nazionale del sindacato autonomo, Angelo Testa, “confermano ciò che sospettavamo: anche con il sistema a regime e perfettamente funzionante, un certificato on line prende più tempo che uno su carta. Il computer, in sostanza, non fa guadagnare nulla e allora è necessario che i medici di famiglia vengano pagati per il lavoro in più richiesto”. E il segretario nazionale della Fimmg Giacomo Milillo, scrive una lettera a Berlusconi, in cui dice: “”La maggioranza dei medici di medicina generale che Fimmg rappresenta – prosegue Milillo – sebbene negativamente colpiti dall’atteggiamento pregiudizialmente vessatorio che ispira le innovazioni in materia di certificazione introdotte dal d.lvo richiamato, non hanno voluto, responsabilmente e strategicamente, ostacolare l’introduzione della trasmissione telematica del certificato di malattia, cosi’ come non si sono mai opposti all’introduzione della ricetta on line e del sistema tessera sanitaria nel suo insieme”. E continua: ”Lo stesso profilo di responsabilita’, in considerazione delle difficolta’ della finanza pubblica – prosegue ancora la lettera – ha portato ad escludere rivendicazioni economiche, ma sempre e solo a chiedere di essere messi nelle condizioni di poter utilizzare le nuove procedure senza inutili aggravi burocratici che sottraggono tempo prezioso ai loro prioritari obblighi assistenziali. Infine conclude: “Questa posizione responsabile della Fimmg, non immune da critiche interne, ha trovato conforto in analoghi atteggiamenti di quasi tutte le Ooss mediche, che l’hanno ribadita e confermata piu’ volte anche nell’ambito della Fnomceo che, nel rispetto delle sue specifiche funzioni di rappresentanza istituzionale della professione , e’ piu’ volte intervenuta sulla materia stigmatizzando accelerazioni mediatiche e procedurali talvolta minacciose ed ingiuriose, ma soprattutto sollecitando una sana collaborazione che affronti e superi le oggettive criticita’ del sistema senza mascherarle o dandole per superate”.
Carlo Di Stanislao
Lascia un commento