Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza al Cairo e in molte altre località egiziane per chiedere la fine del regime di Hosni Mubarak e condizioni di vita migliori. Come si legge su tgcom, l”imponente manifestazione è nata dal tam tam su Facebook, organizzata da esponenti della società civile e dell’opposizione. Scandendo slogan contro il rais Mubarak, il corteo si è snodato per le strade del centro, sfilando davanti alla Corte Suprema con cartelli come “La Tunisia è la soluzione”, chiaro riferimento alla recente “rivoluzione dei gelsomini”. La giornata della collera, cominciata in maniera pacifica, è degenerata in violenti scontri nella capitale, fra manifestanti e forze della polizia. Un poliziotto è morto nella calca. Tre manifestanti sono invece stati uccisi a Suez: due da proiettili di gomma sparati dalla polizia, il terzo da un proiettile vero.
Alla protesta non hanno partecipato i copti che hanno invitato a pregare per la sicurezza dell’Egitto. I responsabili della minoranza cristiana hanno definito i cortei come “atti di vandalismo che puntano a minare la stabilità del Paese”.
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