Dalla difesa della privacy ai display multilingue, alla mediazione culturale nei percorsi di salute fino all’accompagnamento da casa ai luoghi di cura: i Pronto Soccorso di molti ospedali italiani e qualche Asl si stanno attrezzando all’accoglienza degli immigrati. Tanti i progetti ad hoc per superare gli ostacoli e per confrontarsi con i 5 milioni di migranti nel Paese. L’associazione Cittadinanza Attiva – Tribunale dei Diritti del malato ha monitorato il territorio raccogliendo un insieme di progetti realizzati, per la maggior parte, al Nord e al Centro Italia e, pubblicandoli sul suo sito, auspica che le esperienze vengano replicate. Si tratta di piani-cure per immigrati molto spesso low cost, come quello dell’ospedale di Pontedera, dove con 2.500 euro l’ anno, è stato realizzato un sistema di chiamata dei pazienti che protegge la loro privacy, attraverso un display luminoso su cui lampeggia il numero assegnato ad ogni individuo e un video multilingue per comunicare i tempi di attesa. A Mirano, in provincia di Venezia, con 7.500 euro l’anno, il polo ospedaliero ha realizzato un numero verde multilingue attivo 24 ore su 24 che funziona come un “pronto soccorso” telefonico per gli immigrati. Ci sono anche progetti a costo zero che si avvalgono dell’ attività dei volontari, come a Savona, dove è stata realizzata una residenza per i parenti dei pazienti immigrati ricoverati o a Mantova e Milano, dove i volontari vanno a prendere a casa i pazienti e li accompagnano nei Pronto Soccorso.
Progetti low cost per immigrati nei pronto soccorso
Dalla difesa della privacy ai display multilingue, alla mediazione culturale nei percorsi di salute fino all’accompagnamento da casa ai luoghi di cura: i Pronto Soccorso di molti ospedali italiani e qualche Asl si stanno attrezzando all’accoglienza degli immigrati. Tanti i progetti ad hoc per superare gli ostacoli e per confrontarsi con i 5 milioni di […]
Lascia un commento