Nelle città egiziane militarizzate e devastate da un giorno di guerriglia con quasi cento morti, la piazza sfida ancora i carri armati: 50 mila persone nel centro del Cairo, ma anche in altre città, dopo la fine del coprifuoco notturno. Scontri a Ismailia, Alessandria e Rafah, al confine con Israele, dove sono stati uccisi tre agenti. Nella capitale, la polizia spara su manifestanti all’assalto del ministero degli interni, è respinto un tentativo di saccheggio al Museo egizio, ma due mummie di faraoni vengono distrutte. Mentre il governo si riunisce per dare vita al nuovo esecutivo, i militari promettono il pugno di ferro durante il coprifuoco. Mohammed El Baradei, capo dell’ opposizione, dice che il presidente Mubarak deve andarsene e che l’intifada continuerà fino alla caduta del regime. E Amr Moussa, segretario della Lega Araba, che bisogna considerare la rabbia del popolo. E mentre la compagnia israeliana El Al organizza il rimpatrio di centinaia di israeliani, l’Iran dice che le proteste egiziane sono in linea con ‘un’ondata islamicà che vuole ‘la giustizia’.
Rivolta in Egitto: quasi 100 morti, assalto ai Ministeri
Nelle città egiziane militarizzate e devastate da un giorno di guerriglia con quasi cento morti, la piazza sfida ancora i carri armati: 50 mila persone nel centro del Cairo, ma anche in altre città, dopo la fine del coprifuoco notturno. Scontri a Ismailia, Alessandria e Rafah, al confine con Israele, dove sono stati uccisi tre agenti. Nella capitale, la […]
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