Oggi in Egitto è il giorno della ‘marcia di un milione’, annunciata ieri dopo i giorni della rivolta e degli scontri di piazza. Numerosi dimostranti si stanno radunando, obiettivo il palazzo presidenziale, meta finale del corteo. L’esercito, che ieri ha definito ‘legittime’ le richieste dei manifestanti, ha promesso che non userà la violenza. Intanto, il principale leader d’opposizione, Mohamed El Baradei fa appello ad una
revisione della politica americana, dicendo che ‘e’ necessario che inizi a costruire la fiducia con la gente, non con chi opprime la genté. E l’Iran afferma che il rovesciamento dei regimi nei diversi Paesi arabi, tra cui l’Egitto, porterebbe a un miglioramento dei loro rapporti con Teheran e alla creazione di ‘un Medio Oriente islamico e potente capace di opporsi a Israele’. Oggi al Cairo è atteso il rientro di Ahmed Zewail, uno dei candidati più forti alla presidenza nel dopo-Mubarak
Egitto, marcia di un milione; Iran, un Medio Oriente islamico
Oggi in Egitto è il giorno della ‘marcia di un milione’, annunciata ieri dopo i giorni della rivolta e degli scontri di piazza. Numerosi dimostranti si stanno radunando, obiettivo il palazzo presidenziale, meta finale del corteo. L’esercito, che ieri ha definito ‘legittime’ le richieste dei manifestanti, ha promesso che non userà la violenza. Intanto, il […]
Quello che stà accadendo in Egitto, Tunisia e nord-africa non è riproponibile per l’Iran (che è una Repubblica Presidenziale con tanto di Costituzione) per una semplice ragione: la stragrande maggioranza del popolo stà dalla parte del Governo, ed in particolare con Ahmadinejad, eletto con libere elezioni alle quali ha partecipato attivamente la Comunità Ebraica Iraniana. Il fallito tentativo della cosiddetta “onda verde” (facente parte delle pseudo-rivoluzioni colorate) ne è la prova schiacciante.
Infatti i miseri cortei di un centinaio al massimo di “oppositori” e comparse prezzolate da CIA e Mossad, sono stati letteralmente spazzati via dalle folle oceaniche di un paio di milioni di partecipanti al grido di “Ahmadinejad è con il popolo Iraniano”.
La “grave colpa” dell’Iran è, per USA ed Israele (con l’appoggio servile della maggior parte degli Stati Europei), quella di volersi sviluppare senza influenze ed ingerenze del “mondo occidentale”.
Ecco del perchè l’Iran è da troppo tempo nel mirino di CIA e Mossad, subendo continue gravi azioni di terrorismo, in attesa che arrivino anche là i “bombardamenti democratici”.
Ma sarà dura per gli incauti “esportatori di democrazia”, perchè il popolo Iraniano (per nulla piegato dalle infami sanzioni) è coeso e dalla parte di Ahmadinejad!