“Sette Artisti, Sette Stili”.
Questo è il titolo della rassegna d’arte contemporanea che si terrà a Roma, nella storica via Margutta, presso la Galleria “Il Mondo dell’Arte”, in programma a Palazzo Margutta, da sabato 19 a sabato 26 febbraio.
La giovane pittrice graffialista Antonella Magliozzi vi parteciperà assieme ad altri importanti artisti italiani ed esteri (Fany, Pina Di Marcantonio, David Gollins, Marco Krasinski, Riccardo La Monica, Andrea Roggi), offrendo così al pubblico un ensamble irripetibile, denso di contenuti intensi e travolgenti.
La Magliozzi ama giocare con i colori, donando loro traiettorie soprattutto emozionali, interiori, che partono da un fulcro – l’Anima – proiettandoli verso l’esterno: è il c.d. “Graffialismo”.
Molti dipinti di Antonella Magliozzi si ispirano infatti all’Anima, rappresentata dall’inconscio: è lì – sostiene la pittrice – che ogni artista, ciascuno a proprio modo ma sempre nell’ambito della propria missione, riesce a cogliere l’in sé, l’essenza della vita, attraverso vibrazioni ritmiche solo apparentemente incomprensibili; ciò che gli altri non riescono a percepire viene così “restituito” all’osservatore che nutre la propria Anima.
Quest’affermazione si è trovata perfettamente in linea con quanto detto dal Professor Gabriele La Porta, il quale, visitando la personale di pittura della Magliozzi tenutasi in occasione del 53^ Festival dei Due Mondi di Spoleto, l’ha definita «una pescatrice di cristalli», che sa cogliere «quello che non si vede: la pittrice capta le passioni che gli dei ci donano, mettendoci quindi in contatto con qualcosa che non riusciremmo a percepire da soli: ogni artista infatti è un medium tra l’umano e il divino».
Stampa e critica del settore è concorde nel ritenere che le opere della giovane ed entusiasmante artista Antonella Magliozzi rappresentino, da un lato, la nostra più intima coscienza, dall’altro, il più poliedrico concetto di Psiche.
Al di là di catturare lo sguardo degli astanti, cerca di imprimere nella memoria degli spettatori il culto di virtuali fantasie, dove il fantastico, l’illusorio e l’immaginario sono pregni di forza fiabesca e poetica personificazione.
Così la Magliozzi si concentra sulla “ritmicità gestuale”, ed afferma: «Ascolto la mia Anima, il suo ritmo… non è solo il cuore a battere. Ognuno di noi dovrebbe imparare ad ascoltare questo ritmo vitale interiore».
La pittrice si è detta felicissima di poter esporre nella famosa Via Margutta romana, auspicando una sorta di ideale gemellaggio con la caratteristica e suggestiva Via dell’Indipendenza di Gaeta – sua città natale – per la quale ha recentemente presentato, assieme all’Associazione “I Graffialisti”, il progetto “Open Gallery – Indipendenza”, invitando nel contempo gli interessati presso il suo laboratorio artistico – la Çirò Gallery Atelier.
Per l’importate evento, la Magliozzi ha deciso di svelare in anteprima alcuni tra i suoi più raffinati ed evocativi dipinti, tutti tratti dalla serie “Tarocchi: gli Arcani Maggiori”, su cui attualmente sta lavorando.
Brava, bella e italianissima!