Interrompere l’insostenibile spirale di contrapposizioni. Silvio Berlusconi ha citato ieri in una nota le parole di Giorgio Napolitano, affrettandosi a sottoscrivere l’appello lanciato dal presidente della Repubblica ad abbassare i toni dello scontro politico. In serata, in una intervista al TG1, il premier ha detto che “serve una scossa” all’economia, annunciando un pacchetto di misure economiche per far crescere il pil del 3-4% nei prossimi 5 anni. Ma per Bersani la scossa “la daremo noi quando andrà via Berlusconi”.
Due ore di colloquio a Palazzo Grazioli ieri sera tra i vertici della Lega Nord ed il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a poche ore dal voto sul federalismo municipale in commissione bicarmerale sul federalismo, hanno permesso di fare il punto della situazione dopo le ultime due estenuanti giornate di trattative condotte dal ministro Roberto Calderoli e soprattutto di stabilire cosa fare se oggi in commissione bicamerale si arrivera” al voto di parita” tra maggioranza e opposizione. Un esito che di fatto renderebbe nulli gli sforzi della Lega di arrivare ad una approvazione condivisa della riforma federale. Bossi è stato chiaro: se non ci sara” una maggioranza politica, il rischio delle elezioni è concreto.
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