Uno studio dell’Università degli Studi della Tuscia ha identificato nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga tre boschi vetusti. Si tratta di piccoli lembi ricompresi nelle faggete di Fonte Novello (13 ha) e dell’Aschiero (3 ha), ubicati entrambi nel Comune di Pietracamela, e nel Frassineto di Valle Vaccaro, nel comune di Crognaleto, entrambi in provincia di Teramo. “Se le prime riconfermano la loro nota valenza in ambito nazionale – è stato detto ieri ad Assergi (L’Aquila) presentando i risultati -, il Frassineto di Valle Vaccaro si rivela una vera e propria rarità per tipologia forestale, di cui si contano pochissimi esempi in Italia. Il valore di questi boschi si somma a quello straordinario di tanti altre realtà forestali del Parco che presentano alcune caratteristiche di vetustà, come le faggete della Martese (Rocca Santa Maria), di San Gerbone (Acquasanta Terme), di Fonte Bettina, (Fano Adriano), di Pietralunga (Castelli) e in quelle di Colle della Pietra, Pianello e Tignoso nel comune di Crognaleto”. I risultati dello studio saranno oggetto di pubblicazione su riviste scientifiche. L’Ente Parco sta predisponendo in accordo con le amministrazioni locali, programmi di gestione, conservazione e promozione a fini scientifici, ma anche didattici e turistici, per questi preziosissimi ecosistemi, beni da tutelare ma anche da far conoscere ed apprezzare.
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, studio individua tre boschi Vetuschi
Uno studio dell’Università degli Studi della Tuscia ha identificato nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga tre boschi vetusti. Si tratta di piccoli lembi ricompresi nelle faggete di Fonte Novello (13 ha) e dell’Aschiero (3 ha), ubicati entrambi nel Comune di Pietracamela, e nel Frassineto di Valle Vaccaro, nel comune di Crognaleto, […]
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