Niente fiori, niente cioccolatini e sopratutto niente cartoline a forma di cuore: in Iran la legge parla chiaro, il 14 febbraio è vietato festeggiare San Valentino in quanto è una festa di origine cristiana malvista dal regime iraniano islamico e tradizionalista. Nonostante i divieti, San Valentino è molto popolare tra i giovani iraniani, che continuano a scambiarsi fiori e regali nonostante il parere avverso dello Stato. Quest’anno però gli innamorati iraniani dovranno confezionarsi da sé i propri biglietti, dal momento che l’Associazione Nazionale dei Tipografi ha diramato un comunicato nel quale si rifiutano di produrre cartoline, manifesti e scatole a tema “San Valentino” e si minacciano sanzioni per chi non si adeguerà alle direttive.
Anche in Russia i festeggiamenti per San Valentino sono malvisti: a Belgorod, regione della Russia occidentale a maggioranza ortodossa, il governo si è esposto ufficialmente contro ricorrenze come quella del 14 febbraio, che è contraria alla cultura e alla religione russa. I politici di Belgorod non ce l’hanno solo con San Valentino ma anche con Halloween e con tutte le feste che non si rifanno esplicitamente alla religione ortodossa o alla loro tradizione. A differenza degli iraniani però i russi si limitano a vietare manifestazioni pubbliche, mentre non impediscono ai cittadini di celebrare in privato la Festa degli Innamorati o altre feste straniere.
In Italia per fortuna il Santo degli Innamorati è ancora a norma di legge, non fosse altro perché in tempi di crisi è in grado di far girare, nonostante tutto, l’economia.
Francesca Di Belardino -Funweek.it
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