I drammi umani e i danni psicologici che una grande catastrofe naturale inevitabilmente produce, sono il soggetto di In questa vita, un film dell’esordiente venticinquenne Eitan Pitigliani ambientato ne L’Aquila del dopo terremoto, col suo centro storico transennato, pieno di macerie e irrimediabilmente ferito. Al centro della storia c’é una famiglia mutilata negli affetti più cari, un padre e un figlio che hanno perso moglie e madre, incapaci ormai di pacificazione interiore e di reciproco ascolto, ma alla fine, dopo un tempestoso scontro/incontro chiarificatore, pronti ad una dolorosa quanto salvifica separazione. Di questo film sono stati girati, montati e mostrati ad un ristretto pubblico di amici e addetti ai lavori, solo venti minuti: il resto di quello che dovrebbe essere un normale lungometraggio, arriverà se e quando arriveranno i finanziamenti di chi, vedendo queste prime immagini, crederà nel progetto. Girato con pochissimi mezzi e in tempi ridottissimi, In questa vita ha un nutrito cast, capeggiato dallo stesso regista e da Claudio Botosso, in cui compaiono, tra gli altri, anche Luigi Maria Burruano, Lucrezia Piaggio e Denny Mendez. Una lettera dell’addetto stampa del Quirinale Pasquale Cascella, con parole di incoraggiamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata letta al termine della proiezione del film dal presidente del Sindacato dei Giornalisti Cinematogtrafici italiani Laura Delli Colli.
In questa vita, dramma familiare a L’Aquila dopo il terremoto
I drammi umani e i danni psicologici che una grande catastrofe naturale inevitabilmente produce, sono il soggetto di In questa vita, un film dell’esordiente venticinquenne Eitan Pitigliani ambientato ne L’Aquila del dopo terremoto, col suo centro storico transennato, pieno di macerie e irrimediabilmente ferito. Al centro della storia c’é una famiglia mutilata negli affetti più […]
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