Nei prossimi giorni nelle piazze di Sanremo, in contemporanea con il Festival della canzone italiana, ci sarà anche il “Festival dell’Acqua” promosso dal Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene comune“. “Il Festival di Sanremo è il più grande evento mediatico dell’anno: televisioni, radio, giornali saranno tutti presenti. È per questo – scrivomo i promotori dell’iniziativa – che abbiamo deciso, come Coordinamento nazionale nello scorso dicembre di essere presenti come Comitato Referendario “2 Sì per l’Acqua Bene comune”: l’obiettivo è di arrivare, tramite i media presenti, al “grande pubblico”, perché se vogliamo vincere i referendum dobbiamo arrivare a tutti.
Il “Festival dell’Acqua” si terrà nei giorni di giovedì 17 e venerdì 18 febbraio. L’evento clou sarà il concerto gratuito che si terrà a Sanremo in Piazza San Siro dalle 19 alle 23 di venerdì 18. Vari gruppi musicali nazionali e locali – con gli Artisti per l’Acqua – si alterneranno sul palco: tra i nomi che hanno già confermato Andrea Rivera, Yo Yo Mundi e Lorenzo dei Mercanti di Liquore. Durante le giornate del 17 e 18 vi saranno inoltre animazioni in città, con la partecipazione degli Artisti di Strada, con migliaia di palloncini, banchetti e tanto altro. La sera di giovedì 17, presso la Federazione Operaia Sanremese, si terrà un incontro pubblico con voci, suoni, immagini sull’acqua.
Il Comitato promotore ha inoltre scritto una lettera aperta a Gianni Morandi (in .pdf) e ai cantanti in gara, invitandoli a passare dal palco di Piazza San Siro per salutare il popolo dell’acqua o a dimostrare sensibilità e vicinanza alla comune battaglia di civiltà per l’acqua bene comune indossando un laccio blu al polso o una spilletta “SI Acqua Bene Comune” durante le serate del Festival. “Considerato lo straordinario impatto popolare del Festival di Sanremo – scrivono nella lettera i promotori, vorremmo far giungere al vasto pubblico che lo seguirà il valore di diritto universale dell’acqua e informarlo sul tema della privatizzazione dei servizi idrici che vedrà le italiane e gli italiani chiamati alle urne, questa primavera, per votare 2 Sì al referendum per il quale il Comitato ha raccolto un milione e mezzo di firme”.
Il Comitato Referendario ha anche lanciato un appello online per chiedere al Governo e alle forze politiche e istituzionali l’accorpamento della data del referendum con quello delle prossime elezioni amministrative. Nei giorni scorsi il ministro Maroni ha dichiarato di voler fissare la data dei referendum domenica 12 giugno, ovvero l’ultima data utile prevista dalla legge: una proposta che il Comitato Referendario considera “irricevibile”.
“Il Forum dei movimenti per l’acqua – sottolinea la nota del Comitato – subito dopo le sentenze di ammissibilità della Corte, aveva inoltrato una lettera al Presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio ed al ministro degli Interni chiedendo che il voto dei referendum si svolgesse in contemporanea con il voto delle amministrative. Tale richiesta sembrerebbe per il momento essere stata del tutto ignorata e l’idea di fissare le consultazioni referendarie il 12 giugno, in prossimità dell’estate e degli esami di maturità, sembra proprio portare in sé l’obiettivo di scoraggiare i cittadini a recarsi alle urne”. “Non dimentichiamo che negli ultimi quindici anni i referendum di giugno non hanno mai raggiunto il quorum” – sottolinea il Comitato che definisce “legittima ed opportuna” la propria richiesta sulla base di diverse e rilevanti argomentazioni.
Va ricordato che lo scorso luglio il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ha consegnato presso la Corte di Cassazione oltre un milione e quattrocentomila firme raccolte a favore dei referendum abrogativi delle norme che consentono la privatizzazione dell’acqua tra cui quella sui servizi pubblici locali contenute nel cosiddetto decreto Ronchi approvato dal Parlamento con voto di fiducia.
Nei giorni scorsi anche il Comitato nazionale “Vota Sì per fermare il nucleare” ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi e al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per chiedere di accorpare la data del referendum sul nucleare con quella delle elezioni amministrative. “Data l’importanza del tema oggetto del referendum – si legge nella lettera – il Comitato chiede di favorire in tal modo la partecipazione degli elettori e il contenimento dei costi pubblici legati all’esercizio del voto. Obiettivo tanto più importante ora, visto il momento di acuta crisi economica”. La data di indizione del referendum è una prerogativa del Consiglio dei Ministri. I referendum abrogativo sul nucleare ha come titolo “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”. [GB-Unimondo]
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