Lo scorso 14 febbraio la sonda Stardust, della NASA, si è presentata puntuale all’incontro con la cometa Tempel 1 e ha iniziato subito a inviare a Terra le prime immagini. Tutto si è svolto come da programma nell’ambito della missione StardustNEXT i cui obiettivi consistono proprio nell’avvicinare la cometa Tempel 1, realizzare 72 immagini ad alta risoluzione della sua superficie (con particolare attenzione al cratere prodotto su di essa dal proiettile sparatole contro nel 2005 dalla sonda Deep Impact) e analizzarne le polveri.
Le prime 6 immagini ottenute sono già disponibili nel sito della missione: la prima fra queste è stata realizzata il 14 febbraio ad una distanza di 2.462 chilometri dalla cometa. Le immagini successive, che mostreranno Tempel 1 più da vicino e più nel dettaglio, saranno disponibili a breve e potranno essere visionate in ordine cronologico.
La Stardust ha iniziato così a inviare dati scientifici di notevole importanza, ma al tempo stesso ci spedisce cartoline che arrivano da molto lontano: l’incontro si svolge infatti a circa 336 milioni di chilometri dalla Terra, una distanza che anche i segnali radio impiegano parecchi minuti a coprire.
Elena Lazzaretto-Inaf
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