Concordo pienamente con l’autorevole punto di vista di Monsignor D’Ercole, quando afferma che la ricostruzione sociale è una delle emergenze di questa città.
Lo testimonia il grado di malessere e di sofferenza delle tante persone che si rivolgono a noi ogni giorno, per testimoniare la carenza di alloggi, la disgregazione familiare, la precarietà della vita dopo il 6 aprile, l’assenza di lavoro. Lo testimoniano in particolare i giovani, che con la loro voglia di protagonismo, reclamano spazi, soprattutto in centro storico, dove potersi riunire.
Di fronte a questa emergenza sociale, che necessita di un forte stato di attenzione da parte di tutte le istituzioni, il Commissario Chiodi e il vice commissario Cicchetti non possono più tacere.
Li invito a convocare al più presto una riunione con tutti gli enti preposti per dare risposte concrete ed immediate al dramma di tante famiglie aquilane.
Da tempo abbiamo presentato al Governo, al Commissario, alla Regione e alla Caritas il piano di infrastrutturazione sociale del Comune “La città condivisa”, dove abbiamo individuato i fabbisogni sociali, dopo il 6 aprile, e approntato una serie di proposte per gli anziani, i giovani, le famiglie; senza dimenticare le nuove povertà, le donne sole con minori, il disagio sociale e le nuove esigenze abitative.
Abbiamo proposto interventi sociali per circa 26 milioni di euro per ripristinare i centri sociali per gli anziani o a realizzare vari centri polifunzionali nei nuovi insediamenti del Progetto CASE.
Diversi le proposte per i giovani, per i quali presentato il progetto “Scuole aperte”, abbiamo in mente di attivare alcuni poli a forte caratterizzazione culturale e sociale, per facilitare l’incontro, il confronto, la socializzazione e dare risposta alla carenza degli spazi. Uno riguarderà l’ex asilo nido di Viale Duca degli Abruzzi, in centro storico, ma abbiamo individuato altre possibili soluzioni come la palestra della scuola nei pressi del Viale Don Bosco, il polo culturale di Parco del Sole e l’ex mattatoio a Borgo Rivera.
Nel frattempo stiamo verificando anche la possibilità di creare una struttura temporanea nei pressi di San Berardino, sulla base delle indicazioni degli stessi studenti che ci hanno lanciato il preciso messaggio di tornare in centro storico. Un messaggio incoraggiante e di speranza che testimonia il forte attaccamento dei ragazzi a questa città, ma al tempo stesso anche la grande sofferenza per l’assenza di strutture in grado di soddisfare le loro esigenze.
Nel piano sociale abbiamo cercato di dare risposte alle esigenze sociali che abbiamo monitorato e che meritano un’attenzione speciale. Siamo in attesa delle risorse economiche che possano tradurre i progetti in realtà concrete.
Stefania Pezzopane
Assessore alle politiche Sociali
Comune dell’Aquila
Lascia un commento