Tutto l’Abruzzo diventa territorio sismico e i Comuni dovranno attenersi alla nuova legge regionale per la riduzione del rischio, che fissa per loro conto il grado di pericolosità sismica di ciascun territorio, un potere sottratto alle amministrazioni locali. I Comuni, inoltre, dovranno adottare nuovi strumenti urbanistici e provvedimenti amministrativi in relazione alla pericolosità del territorio in cui sono ricomprese. Quanto al Comune dell’Aquila sarà inserito nella zona di massima pericolosità. Ad annunciare le novità in un incontro con i cronisti sono stati il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, e l’assessore con delega alla Protezione civile di fresca nomina Gianfranco Giuliante. “Presentare all’Aquila la legge per riduzione rischio sismico è un atto dovuto – ha detto Giuliante – Farlo a dieci anni dall’obbligo del recepimento della normativa nazionale è stato come far saltare il tappo, ovviare a un equivoco pagato caro”. “Dopo il terremoto – ha aggiunto Chiodi – ci siamo sorpresi che le norme abruzzesi non fossero adeguate alle esigenze di salvaguardia della popolazione. Abbiamo bisogno di una legislazione rigorosa,attenta e all’avanguardia. Ora partirà un percorso migliorativo in Consiglio regionale. Appena entrato, Giuliante ha dato l’impulso definitivo a questo provvedimento”. Tra le altre caratteristiche della norma, un processo definito “inedito” di microzonizzazione sismica e l’adeguamento degli strumenti di pianificazione in base ai nuovi dettami.
Foto: Manuel Romano
e ci voleva una legge per stabilirlo? è un po’ come dire “NUOVA LEGGE: DA OGGI L’ITALIA è UNA PENISOLA!!!” … poveri noi!