Per i dolci tipici di Carnevale (frappe, castagnole, frittelle e altre specialità regionali) si spenderanno in Italia 160 milioni di euro: è quanto emerge da una indagine della Coldiretti secondo la quale tra prodotti acquistati fuori e cucinati in casa si consumeranno circa 20 milioni di chili di dolci. Nell’ultimo week end di carnevale, prima del martedì grasso, in cui si concentrano manifestazioni, maschere e carri nelle strade – ricorda l’associazione – si colgono le ultime occasioni dell’anno per gustare le specialità tipiche che si preparano solo in questo periodo dell’anno. Berlingozzi e Cenci in Toscana, Cicerchiata in Abruzzo, Brugnolus e Orillettas in Sardegna, Galani in Veneto, Sfrappole in Emilia Romagna, Bugie in Liguria, Struffoli e Sanguinaccio in Campania, Crostoli in Friuli, Frappe e Castagnole nel Lazio, sono – sottolinea la Coldiretti – solo alcune delle specialità gastronomiche regionali che gli italiani riscoprono nel giorno di carnevale. La previsione di un aumento di prezzi per le materie prime agricole di base come grano e zucchero non sembra essersi ancora trasferita sul mercato nazionale dove per i dolci di carnevale si registrano prezzi sostanzialmente stabili o in leggero aumento rispetto allo scorso anno con valori variabili dai 15 ai 20 euro al chilo. Per chi decide di preparare i dolci in casa, secondo i calcoli della Coldiretti, con meno di cinque euro è possibile acquistare tutti gli ingredienti necessari per fare un chilo delle tradizionali frappe ed anche far fronte ai consumi energetici per la cottura.
Carnevale, Codiretti: per dolci tradizionali spesa di 160 mln
Per i dolci tipici di Carnevale (frappe, castagnole, frittelle e altre specialità regionali) si spenderanno in Italia 160 milioni di euro: è quanto emerge da una indagine della Coldiretti secondo la quale tra prodotti acquistati fuori e cucinati in casa si consumeranno circa 20 milioni di chili di dolci. Nell’ultimo week end di carnevale, prima […]
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