Il popolo libico prenderà le armi se le potenze occidentali imporranno la no fly zone sulla Libia. E’ quanto ha detto Gheddafi in un’intervista alla tv di stato di turca Trt. Il colonello accusa di un “complotto colonialista” per appropriarsi del petrolio, afferma che i ribelli hanno ricevuto il lavaggio del cervello da parte di Al Qaida e avverte: se la rete terroristica si impadronisse della Libia il caos arriverebbe fino ad Israele. Nel paese continua la battaglia: in difficoltà, secondo alcune fonti, i ribelli a Zawiya mentre a Misurata la resistenza continua. Sul fronte internazionale la Libia sarà al centro degli incontri oggi e domani del vicepresidente americano Joe Biden in visita a Mosca. Stamani al Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa. Intanto il governatore della Banca centrale libica Bengdara, oggetto di intense ricerche internazionali, ha scritto al Financial Times spiegando di trovarsi in Turchia. Bengdara spiega che continua a ricoprire le sue responsabilità e avverte che il congelamento dei beni libici all’estero potrebbe portare a un disastro umanitario. Intanto a Lampedusa nella notte è arrivato un barcone con 55 tunisini. Nel pronto soccorso dell’isola un immigrato ha tentato il suicidio e ha poi aggredito la dottoressa che lo ha soccorso.
Gheddafi, col no fly prenderemo le armi
Il popolo libico prenderà le armi se le potenze occidentali imporranno la no fly zone sulla Libia. E’ quanto ha detto Gheddafi in un’intervista alla tv di stato di turca Trt. Il colonello accusa di un “complotto colonialista” per appropriarsi del petrolio, afferma che i ribelli hanno ricevuto il lavaggio del cervello da parte di […]
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