Ci sono 9.500 persone disperse a Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, nord est del Giappone, una delle zone più colpite dal devastante tsunami seguito al terremoto di ieri. Si tratta di più della metà dell’intera popolazione della cittadina. Il premier Naoto Kan parla di un disastro “senza precedenti” da superare “tutti insieme”. E mentre il bilancio delle vittime continua a salire, sul paese aleggia l’incubo nucleare. A Fukushima dove si trova una delle 55 centrali nucleari del paese un’esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore: la zona nel raggio di alcuni chilometri è stata evacuata e la tv pubblica ha invitato gli abitanti della zona a non uscire di casa e tappare le finestre. Il livello delle radiazioni in un’ora nell’area del sito corrisponde al limite di radioattività che non deve essere oltrepassato in un anno. L’agenzia nazionale per la sicurezza ha comunque definito “improbabili” gravi danni al reattore.
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