Non sopportava che il figlio si drogasse e per questo si è gettato a testa in giù dal terrazzino di casa al terzo piano di un palazzo di Pratola Peligna: Panfilo Santacroce, 75 anni, è morto così, nonostante l’intervento dei vicini che hanno tentato invano di dissuaderlo dal proposito di suicidarsi. “Non sono riuscito a educare mio figlio ed è giusto che sia io a pagare”, sono state queste le ultime parole dell’anziano, dette a chi cercava di fermarlo, prima di scavalcare la balaustra del balcone per gettarsi nel vuoto. Un volo di una decina di metri: quando l’hanno soccorso l’uomo respirava ancora. L’arrivo del personale del 118 e poi la corsa in ospedale. I medici del pronto soccorso di Sulmona hanno fatto il possibile per salvarlo, ma il gravissimo trauma riportato dall’anziano e un’emorragia interna hanno vanificato i loro sforzi.
Si suicida per il figlio tossicodipendente
Non sopportava che il figlio si drogasse e per questo si è gettato a testa in giù dal terrazzino di casa al terzo piano di un palazzo di Pratola Peligna: Panfilo Santacroce, 75 anni, è morto così, nonostante l’intervento dei vicini che hanno tentato invano di dissuaderlo dal proposito di suicidarsi. “Non sono riuscito a […]
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