Le piccole e medie imprese italiane tornano ad assumere, soprattutto nel settore delle costruzioni ma spesso si scontrano con le difficoltà di trovare i lavoratori con le competenze di cui hanno bisogno: è quanto emerge dal Rapporto Excelsior-Unioncamere pubblicato oggi sulle assunzioni programmate per il primo trimestre 2011 nelle imprese fino a 250 dipendenti secondo il quale nel periodo considerato saranno 98.900 i nuovi assunti nelle pmi, in aumento rispetto ai 70.800 dell’ultimo trimestre del 2010. Il dato complessivo risente soprattutto del buon andamento delle stime per le costruzioni (24.200 nuovi assunti a fronte degli appena 3.000 dell’ultimo trimestre 2010) ma anche dell’industria con 20.800 nuovi assunti a fronte dei 14.100 degli ultimi tre mesi del 2010. Vanno bene soprattutto le assunzioni nell’industria alimentare (3.900 a fronte dei 1.400 del periodo precedente) mentre le industrie tessili prevedono una nuova contrazione (2.700 a fronte dei 3.300 del periodo precedente). Nei servizi le previsioni di assunzione restano stabili (54.000 contro 53.700 del periodo precedente) ma sono il risultato di un balzo del commercio (16.200 a fronte di 8.300 nel periodo precedente, con richieste soprattutto per i commessi) e di un calo negli “altri servizi”. Assumono soprattutto le piccole e piccolissime imprese (74.400 assunzioni previste per quelle sotto i 50 dipendenti a fronte delle 63.400 dell’ultimo trimestre 2010) ma quelle tra i 50 e i 249 dipendenti con 24.500 nuovi assunti triplicano il risultato dell’ultimo trimestre 2010 (erano 7.400). Il 54% delle assunzioni si concentra al Nord mentre Sud e Isole avranno circa il 26% delle assunzioni complessive. Il titolo di studio aiuta a trovare una laurea (il 53,2% delle opportunità di lavoro è riservato a chi ha un diploma o una laurea) anche se resta una forte richiesta di operai specializzati (quasi il 30% delle richieste a carattere non stagionale). Tra le figure professionali più difficili da reperire per le imprese ci sono gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle costruzioni (16.300 richiesti con una difficoltà di reperimento del 38,8%) ma anche estetisti e parrucchieri (solo 1.000 le assunzioni programmate ma con una difficoltà di reperimento del 61,7%) e gli operai negli impianti industriali (sono 15.300 i lavoratori richiesti ma uno su tre non si trova). Molto più semplice per le aziende trovare addetti all’accoglienza e all’assistenza della clientela: solo 11,4% delle persone richieste non si trova. I dati Excelsior sono “un segnale di ripresa e di fiducia” per il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi che segnala però come la carenza di professionalità e l’indisponibilità a fare certi lavori freni la crescita. Meno ottimista si è detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti secondo il quale il mercato del lavoro è solo “in convalescenza” dopo però esser stato con la crisi economica “molto malato”.
Ripresa assunzioni pmi, cercasi edili e commessi
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