A Torino e Roma le grandi mostre celebrative per i 150 anni dell’Unità d’Italia sono le esposizioni di maggior richiamo del week end, ma non mancano altre importanti rassegne come i capolavori del Museo d’Orsay a Rovereto e i Leonardeschi dell’Ermitage a Pavia. TORINO – Negli spazi imponenti delle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria, si apre oggi la grande mostra La Bella Italia, che celebra in modo spettacolare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Esposte oltre 350 opere tra le più significative della storia dell’arte nazionale, per tracciare un percorso che va dall’antichità alla vigilia del 1861 attraverso le principali capitali culturali pre-unitarie: Torino, Firenze, Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Parma, Modena, Napoli e Palermo. La mostra ne ripropone l’immagine con lo sguardo dei maestri più celebrati: Giotto, Beato Angelico, Donatello, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Correggio, Bronzino, Tiziano, Veronese, Rubens, Tiepolo, Canova, Hayez, Parmigianino, Velazquez, Bernini e tanti altri. Un percorso strepitoso, da cui emerge e si afferma il profilo di un’arte e di uno stile italiano. ROMA – Anche nella capitale si apre oggi una grande rassegna per il 150/o anniversario dell’Unità d’Italia. Al Complesso del Vittoriano è di scena ‘Alle radici dell’identità nazionale. Italia Nazione Culturalé, oltre duecento opere tra dipinti, sculture, documenti, libri antichi, fotografie, manufatti, mappe, cartine geografiche e video, per ricercare le radici della nazione, della civiltà nazionale quale sintesi millenaria di istanze culturali diverse. Ad aprire il percorso espositivo, una sezione arricchita da foto, filmati e oggetti, dedicata a diciotto grandi personaggi della storia nazionale dal 1861 a oggi, simboli e vere e proprie icone dell’Italia: Giuseppe Garibaldi, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Eleonora Duse, Il Futurismo, Benedetto Croce, Giosuè Carducci, Enrico Caruso, Arturo Toscanini, Padre Pio, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Il Neorealismo (Rossellini, De Sica, Visconti, Fellini), Fausto Coppi, Totò e la nazionale di calcio. ROVERETO – Dal 19 marzo al Mart si potranno ammirare 75 capolavori prestito eccezionale del Museo d’Orsay. Esposti i dipinti dei maestri dell’Impressionismo e Postimpressionismo quali Monet, Cezanne, Pissarro, Sisley, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Morisot, Vuillard, Bonnard, Denis, Courbet. Un’occasione unica per conoscere da vicino, attraverso opere esemplari, un periodo fondamentale della ricerca pittorica tra ‘800 e ‘900. ‘importante esposizione si intitola ‘La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musee d’Orsay’ e racconta la grande stagione dell’Impressionismo alla vigilia delle avanguardie: lo scandaloso realismo di Gustave Courbet nella celeberrima tela L’origine du monde (1866), esposta per la prima volta in Italia, la nuova visione temporale che Claude Monet introduce nella serie di dipinti dedicati alla Cattedrale di Rouen (1892), della quale il Mart ospita una tra le più intense versioni, la straziante solitudine di Van Gogh e della sua Chambre ad Arles (1889), l’esotismo di Paul Gauguin con le Donne di Tahiti (1891), lo sguardo di Degas sulla danza. PAVIA – Si intitola ‘Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo a dai Musei di Parigì la grande mostra dedicata all’attività dei seguaci di Leonardo ospitata al Castello di Pavia dal 20 marzo al 10 luglio. Dal celebre museo russo arriva eccezionalmente un nucleo importantissimo di dipinti lombardi del Cinquecento, in tutto 22 opere, molte delle quali considerate fino a tutto l”800 originali di Leonardo. Capolavori che in mostra sono affiancati da altrettanti dipinti delle collezioni pavesi per aiutare il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia determinato e reso possibile nuovi sviluppi artistici.
Nicoletta Castagni
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