“In due settimane a Fintecna sono state presentate 31 domande di finanziamento per il recupero di case ‘E’. Questo vuol dire dimostrare con i numeri che è paralisi totale visto che ci sono state circa due domande al giorno a fronte della stima di 18 mila pratiche”. E’ la nuova denuncia pronunciata dal sindaco dimissionario dell’Aquila, Massimo Cialente, che è tornato a chiedere con forza un incontro con il governo, in particolare con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’abruzzese Gianni Letta, per avere chiarimenti sui motivi per i quali la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Aquila e del cratere sono fermi. “Il mio è un autentico allarme – ha continuato Cialente – sono bloccati gli edifici pubblici e anche i cantieri privati per i quali mediamente il processo di autorizzazione è di circa sei mesi. Che cosa devo fare per richiamare l’attenzione su questa gravissima situazione? Di chi è la colpa, dei cittadini, degli imprenditori, della governance, del Comune dell’Aquila? Sono mesi – continua Cialente – che cerco di capire che costa sta succedendo”. Cialente ha sottolineato anche il fatto che “é stato bloccato il rilascio definitivo delle autorizzazioni a causa delle leggi retroattive che sono entrate in vigore”.
Cialente: ricostruzione ferma, ormai e’ paralisi
“In due settimane a Fintecna sono state presentate 31 domande di finanziamento per il recupero di case ‘E’. Questo vuol dire dimostrare con i numeri che è paralisi totale visto che ci sono state circa due domande al giorno a fronte della stima di 18 mila pratiche”. E’ la nuova denuncia pronunciata dal sindaco dimissionario […]
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