In questa città, dove la ricostruzione va a passo di lumaca ed i cittadini non ricevono risposte da nessuno, mancano servizi dignitosi e mancano spazi per la socialità, manca – soprattutto – il lavoro per i giovani e per chi l’ha perso, ma la società “All in one “ non può investire 4 milioni ed assumere 40 tecnici aquilani!
L’imprenditore aquilano, l’ing.Ardingo, dopo 8 mesi di peripezie burocratiche negli uffici comunali alla ricerca dell’ autorizzazione necessaria ad ampliare la sua azienda ha dovuto alzare le mani di fronte al rifiuto delle Sportello Unico del Comune e decidere di andarsene altrove, dove – sono certo – sarà accolto a bracce aperte!
Lo sportello unico avrà avuto le sue ragioni formali e giuridiche, ma Chi doveva ricercare la soluzione e dare una risposta positiva è stato assente e non merita di continuare a svolgere il suo ruolo politico, avendo dimostrato la sua totale incapacità.
Se problemi così importanti e decisivi per lo sviluppo di una città sono demandati solo alla interpretazione delle norme da parte degli impiegati, allora non c’è bisogno di pagare le indennità agli Assessori comunali, che dimostrano incapacità ed incompetenza nella gestione di questioni amministrative serie e, soprattutto, non c’è prospettiva senza una sterzata della politica aquilana.
E’ sorprendente il silenzio degli amministratori comunali, com’è incomprensibile il silenzio dei Sindacato. In questa circostanza, ho apprezzato la presa di posizione dell’arcivescovo, Giuseppe Molinari, che ha detto una parola di preoccupazione per l’accaduto, nel silenzio generale.
Ma questa città per potersi rialzare ha bisogno di una nuova politica, responsabile e credibile, che non ci faccia più assistere a fatti così gravi e negativi.
Lelio De Santis
Lascia un commento