Oltre seimila scatole vendute e 6654 procedure di aborto effettuate: sono queste le cifre che raccontano il primo anno della pillola abortiva RU486 in Italia, la cui messa in commercio è stata autorizzata e diventata effettiva dal 1 aprile dell’anno scorso. A dare le cifre è Marco Durini, medical director della Nordic Pharma, l’azienda distributrice del farmaco in Italia. “In questo primo anno le scatole vendute sono state 6066 – spiega – mentre le procedure di aborto farmacologico che stimiamo siano state effettuate sono 6654. Questo perché mentre tutte le regioni usano una sola scatola per ogni protocollo, l’Emilia Romagna usa una confezione per tre procedure”. A livello regionale il primato per il numero di confezioni acquistate spetta al Piemonte, con 1624 scatole, seguito da Toscana (773) e Liguria (735). Decisamente basse le richieste invece di Calabria e Abruzzo, con 15 confezioni acquistate, e delle Marche (5). “Ma in realtà ci sono regioni come Lazio e Lombardia – commenta Durini – che pur avendo il maggior numero di aborti l’anno in Italia e quindi un interesse maggiore al farmaco, sono quelle dove la RU486 stenta maggiormente. Basti pensare che in Lombardia, dove gli aborti in un anno sono stati più di 5000, secondo i dati Istat, le confezioni acquistate di RU486 sono state 604, e nel Lazio, dove le interruzioni volontarie di gravidanza sono state oltre 3mila, solo 142 le scatole comprate”.
Ru486: oltre 6mila scatole vendute in un anno
Oltre seimila scatole vendute e 6654 procedure di aborto effettuate: sono queste le cifre che raccontano il primo anno della pillola abortiva RU486 in Italia, la cui messa in commercio è stata autorizzata e diventata effettiva dal 1 aprile dell’anno scorso. A dare le cifre è Marco Durini, medical director della Nordic Pharma, l’azienda distributrice […]
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