92 chiamate a Telefono Azzurro tra 2009 e 2010

Prima Pescara, poi L’Aquila, quindi Teramo. Fanalino di coda Chieti. Questa, suddivisa per province, la provenienza delle 92 chiamate giunge al Centro nazionale di ascolto di Telefono Azzurro tra il 2009 ed il 2010 attraverso la Linea Gratuita 1.96.96 rivolta ai bambini e agli adolescenti fino ai 18 anni. Nella graduatoria per casistica delle regioni italiane l’Abruzzo si colloca al 15/0 posto. Nel 54,7% dei casi le telefonate sono giunte da maschi, mentre la classe di età è nel 48,2% dei casi fino ai dieci anni; nel 27,1 % dagli 11 ai 14; nel 24,7% dai 15 ai 18 anni. Il 92,4% delle volte a rivolgersi al centro ascolto del telefono azzurro è un ragazzo o una ragazza italiana. Secondo dati di Telefono Azzurro, il 28,4% delle volte si telefona per bisogno di conversare; nel 17% per abusi psicologici e altrettanto per abusi fisici; il 13,6% delle volte a spingere a telefonare è la conflittualità tra componenti del nucleo famigliare, se non addirittura la violenza domestica. Nel 10,2% dei casi si telefona per un senso di solitudine e nel 6,8% per problemi sentimentali o per abusi sessuali; il5,7% delle volte il problema è legato alla sessualità; nel 10,2% dei casi, infine, si hanno difficoltà a relazionarsi con i coetanei. Dal 30% delle 92 chiamate giunte al Centro Ascolto dall’Abruzzo è emerso inoltre che il presunto responsabile di quanto segnalato è 44,4 volte su cento la madre e 29,6 volte su cento il padre. Seguono un coetaneo (14,8%) ed un altro parente (3,7%). Quest’ultima percentuale risulta essere la stessa per il nuovo convivente o il nuovo coniuge della madre o del padre, l’amico e l’estraneo.