Case di riposo, un vero business!

Quello delle case di riposo private per anziani è un business sempre più fiorente: in quattro anni, dal 2005 al 2009, quelle iscritte agli elenchi della Camera di Commercio sono passate da 2.555 a 2.906 unità. E i loro ricavi sono aumentati in un anno del 18%. Lo rileva l’Auser nella sua indagine sulle case […]

Quello delle case di riposo private per anziani è un business sempre più fiorente: in quattro anni, dal 2005 al 2009, quelle iscritte agli elenchi della Camera di Commercio sono passate da 2.555 a 2.906 unità. E i loro ricavi sono aumentati in un anno del 18%. Lo rileva l’Auser nella sua indagine sulle case di riposo in Italia, presentata oggi. Nel 2010, secondo stime dell’Auser, 23 anziani ogni mille vivevano in un presidio socio-assistenziale (casa di riposo privata), erano 20 nel 2006. Considerando anche le residenze socio-sanitarie (Rsa) e gli altri presidi, abbiamo 32 anziani in istituto ogni mille nel 2010. Valori che crescono fino a 84 anziani su mille in Friuli Venezia Giulia, mentre in Sicilia, la regione con il più alto tasso di diffusione di strutture socio-assistenziali, gli ospiti non superano le 11 unità ogni mille abitanti over65. L’analisi dei bilanci di un campione significativo di queste strutture private ha evidenziato, tra il 2008 e il 2009, uno sviluppo rilevante (+18%): i servizi assistenziali residenziali risultano quindi in controtendenza rispetto all’andamento economico e non conoscono crisi. Il settore rappresenta un’ opportunità di business interessante, alla luce dell’ invecchiamento costante della popolazione italiana. Il campione dell’Auser risulta prevalentemente costituito da società a responsabilità limitata, mentre le società per azioni sono solo tre. Emerge la significativa presenza di gruppi che controllano ben 20 società delle 50 analizzate: il fenomeno interessante che sta vivendo il settore è proprio questa sorta di processo di integrazione orizzontale, con la nascita di gruppi in forte sviluppo e capaci di investimenti e acquisizioni delle strutture meno redditizie. Ed è da evidenziare anche come le società di maggiori dimensioni offrono alle loro controllate svariati servizi, dall’amministrazione del personale alla l’information technology, ai servizi di manutenzione e pulizia. Il  numero reale delle case di riposo in Italia e’ un mistero, cosi’ come tutto il settore. E almeno 700 strutture sfuggono a ogni regola e non sono autorizzate. E’ il quadro che emerge da un’indagine nazionale dell’Auser. La ricerca ha incrociato dati di Camere di Commercio, elenchi regionali, Pagine Gialle, censimento 2008 del Viminale, articoli di stampa e Internet.

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