“Palazzo Chigi ha convocato per domani mattina alle 9 un nuovo incontro con Comuni, Province e Regioni per esaminare insieme la situazione dei profughi, e ritengo che nella sede di domani ci sarà anche fornito l’elenco dei siti in cui accogliere i profughi che arrivassero in Italia”. Lo ha affermato ai giornalisti il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni. Il presidente ha ricordato che si sta parlando di profughi, “cioé di coloro che sono in pericolo di vita nel loro Paese, per cui scatta un obbligo di solidarietà evidente a cui tutti dobbiamo saper rispondere”. Non si parla dunque degli immigrati irregolari finora arrivati in Italia, soprattutto dalla Tunisia. “Questo – ha sottolineato Formigoni – è un problema che attiene integralmente al ministero dell’Interno, così come alla politica internazionale di tutti i Paesi”. “A noi Regioni – ha aggiunto – è stato chiesto di dare una mano solo e soltanto sulla questione dei profughi”.
Formigoni ha spiegato che “finora il ministro ha escluso tassativamente di parlare con noi di immigrati irregolari. Se nel frattempo è intervenuta dal ministero dell’Interno una diversa valutazione, ce la comunicherà e ne discuteremo, ma mi sembrerebbe strano che potesse parlare con noi di immigrati irregolari, perché vanno esaminati per il tempo di identificarli, poi vanno espulsi o accompagnati alla frontiera. Ci sono centri appositi che si occupano di questo. Non è una pratica che richieda un periodo di tempo molto lungo”. Diversa appunto la questione dei profughi, che per ora in Italia, secondo Formigoni, sono “poche centinaia”. “Nelle riunioni precedenti – ha detto il presidente – il governo ci aveva comunicato il numero massimo di profughi attesi di 50 mila e ha proposto una ripartizione proporzionale al numero di abitanti delle regioni”. Questo in Lombardia, secondo i calcoli, porterebbe 8.300 persone. “Io – ha ricordato Formigoni – ho chiesto di tenere conto non solo del numero di abitanti, ma anche della quantità di stranieri e il governo non ha ancora risposto formalmente a questa proposta. In Lombardia, infatti, c’é il 16% della popolazione italiana, ma il 23 per cento degli immigrati che abitano nel nostro Paese”. “La convocazione urgente di un incontro domani mattina – ha osservato Formigoni – mi fa pensare che ci siano novità e che ci possano essere comunicati anche i siti, che sono nella responsabilità del ministero dell’Interno, che attraverso i prefetti ha effettuato delle ricognizioni sul territorio”. In Lombardia finora non sono arrivate comunicazioni ufficiali su dove possano essere. Ciò che ha chiesto ieri telefonicamente il presidente della Lombardia al ministro Maroni è che “si possa discutere e valutare assieme, perché sulla base delle conoscenze che abbiamo, dei rapporti che abbiamo con il territorio, possiamo concorrere a determinare le scelte meno impattanti possibili”.
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