Il regime di Tripoli è pronto a una “soluzione politica” al conflitto ed è disposto a indire elezioni e a introdurre riforme politiche, ma solo il suo popolo può decidere se il leader libico Muammar Gheddafi può restare o meno al potere. Lo ha affermato ieri sera un portavoce del governo. “Potremmo avere – ha dichiarato Mussa Ibrahim – qualsiasi sistema politico, qualsiasi cambiamento: Costituzione, elezioni,qualunque cosa, ma il leader deve portare avanti tutto ciò.
Questo è ciò che crediamo”.
“Chi siete voi per decidere cosa i libici dovrebbero fare? Perché (le potenze occidentali) non dicono: è necessario che il popolo libico decida se il leader libico deve restare o meno, se avere o meno un diverso sistema politico?”. “Nessuno – ha aggiunto Ibrahim – può venire in Libia e dire: dovete cambiare il vostro leader, o il vostro sistema politico, o il vostro regime. Chi siete voi per dire ciò?”. Il portavoce del governo libico ha ancora affermato che nessuna condizione può essere imposta alla Libia dall’estero, ma che il Paese è disposto a discutere proposte miranti a portare più democrazia, trasparenza, libertà di stampa e leggi anti-corruzione. E proprio ieri sera la tv di stato libica ha mostrato Gheddafi che salutava i suoi sostenitori dal mega-bunker di Bab al Aziziya.
La guerra contro la Libia in una prospettiva storica
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