6 Aprile: oltre ventimila all’Aquila per la veglia di commemorazione delle 309 vittime

Un silenzioso e lunghissimo corteo  illuminato da migliaia di fiaccole ha percorso le vie del centro dell’Aquila. A due anni di distanza da quella terribile scossa di magnitudo 5.9 Richter che distrusse il capoluogo e altre 56 cittadine, provocando 309 vittime e oltre 1600 feriti, più di ventimila persone hanno partecipato in piazza del Duomo alla veglia commemorativa […]

Un silenzioso e lunghissimo corteo  illuminato da migliaia di fiaccole ha percorso le vie del centro dell’Aquila. A due anni di distanza da quella terribile scossa di magnitudo 5.9 Richter che distrusse il capoluogo e altre 56 cittadine, provocando 309 vittime e oltre 1600 feriti, più di ventimila persone hanno partecipato in piazza del Duomo alla veglia commemorativa per le vittime del terremoto del 6 aprile 2009 attendendo le 3.32, l’ora fatale di quel 6 aprile. Molte le fiaccole presenti, in piazza il mesto silenzio è stato interrotto da 309 rintocchi della campana della chiesa delle Anime Sante, accompagnati dalla lettura dei nomi delle vittime del sisma. Al corteo, aperto dai gonfaloni dell’Aquila e del Giappone, hanno partecipato anche i rappresentanti di comitati e associazioni per le vittime di altre sciagure, come quelle di Viareggio e della Moby Prince. “È un segnale fortissimo di compostezza, silenzio e unità che l’Aquila ha dato al resto d’Italia” – ha commentato Vincenzo Vittorini, presidente della Fondazione 6 Aprile per la Vita, organizzatore della fiaccolata. “I politici, in questa ricorrenza, hanno rinunciato alla loro casacca e hanno sfilato in piazza tra i semplici cittadini. È un messaggio importante che culminerà oggi con l’arrivo del presidente Giorgio Napolitano” – ha sottolineato Vittorini.
Nei giorni scorsi la Fondazione aveva rivolto un appello ai politici affinchè evitassero “teatrini e risse” sul terremoto, dichiarando di volere accogliere “solo il Presidente della Repubblica in rappresentanza degli italiani”.
Oggi sarà giorno di lutto cittadino: in città è atteso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che parteciperà alla messa solenne di suffragio che sarà celebrata alle 12 dall’arcivescovo Giuseppe Molinari, nella basilica di Collemaggio, parzialmente agibile dopo i crolli
“La presenza del Capo dello Stato – ha detto il sindaco Massimo Cialente – testimonia l’affetto e la vicinanza che il presidente ha dimostrato fin dalle prime ore del sisma e rappresenta simbolicamente i sentimenti di solidarietà e condivisione dell’intero popolo italiano rispetto alla tragedia che ci ha colpito”. Cialente ha ringraziato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta “che è stato sempre vicino alle istituzioni e alla popolazione aquilana, per aver accolto il nostro invito a rappresentare il Governo italiano durante la solenne funzione in basilica”.
Le manifestazioni per il secondo anniversario del terremoto erano cominciate già dal quattro aprile, associazioni e comitati si erano riuniti per discutere di sicurezza e legalità nella ricostruzione. Una mostra fotografica aveva testimoniato gli ultimi due anni.
Luisa Stifani
Foto Manuel Romano

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