La primavera e i primi tepori risvegliano la natura ma con 10 gradi sopra la media, delle temperature abituali per il periodo, il ciclo di vita della “natura subisce forti accelerazioni”. Così Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf, racconta quello che accade nel mondo animale e vegetale a causa del caldo, con picchi oltre 30 gradi, di questi giorni di inizio aprile. Per comprendere meglio la situazione, spiega Bologna, “bisogna vedere come si prolunga questo fenomeno, che rientra tra le conseguenze prodotte dai cambiamenti climatici, e se abbraccia tutta l’area del Mediterraneo. Al momento però non è facile fare una previsione”. Di sicuro ritrovarsi con “temperature suepriori di 10 gradi rispetto alla media del periodo è abbastanza anomalo. Sarebbe interessante vedere le serie storiche” per capire se l’Italia ha già attraversato momenti di gran caldo primaverile. Stando così le cose – rivela il direttore scientifico dell’associazione griffata Panda – si avranno delle “forti accelerazioni nella vita della natura, dagli animali alle piante, condizionate dal fotoperiodo lungo il ciclo circadiano”. E, per esempio, “già siamo nella fase riproduttiva di molte specie, con una fioritura anticipata della vegetazione”.
Alcuni uccelli ormai non se ne vanno più dall’Italia, dove trovano un clima ideale durante tutto l’anno, ormai diventato più mite. E’ con questo esempio di ‘mancata migrazione’ che l’etologo dell’Istituto superiore di sanità Enrico Alleva spiega come i cambiamenti globali a livello climatico stiano incidendo sulla natura e sulle abitudini di alcuni animali, e che le alte temperature di questi giorni si possono considerare delle “pulsazioni della natura”. “Questo caldo ad aprile – osserva Alleva – innanzitutto fa schiudere tantissime uova di insetti, innescando dei processi a catena”. Secondo l’etologo è “interessante, anche da un punto di vista ecologico, l’alternarsi di caldo e freddo” che danno vita come in questo caso “a una pulsazione, a dei picchi”, in cui la natura si anima, apportando cambiamenti “alla base della piramide trofica”, per esempio, con “un’abbondanza di cibo” dovuta alla presenza dei molti insetti. Altri uccelli, invece, come “i rondoni” sono “arrivati da qualche giorno” nel nostro Paese, anche se questo rientra nella normalità. Con il caldo si avrà “un anticipo dell’arrivo delle zanzare”. Da tenere sotto controllo anche “il punteruolo rosso” che con “i cambiamenti climatici in corso si insedia sempre di più nei nostri territori”.
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