Lettera aperta ai parlamentari di maggioranza da parte di Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente, l’Associazione Vittime Universitarie Sisma ed i Familiari Vittime del Convitto Nazionale. “Il processo breve – dicono – uccide di nuovo i morti aquilani. Il giorno in cui passerà la legge sarà un lutto cittadino, per noi aquilani e per tutti quei genitori che da tutta Italia avevano mandato i lori figli a studiare all’Aquila e non a morirvi”. “Quelle vite – si legge tra l’altro nella lettera – ci sono state strappate dalla illegalità. E il dolore, il lutto, la devastazione hanno sconvolto per sempre l’esistenza dei sopravvissuti. A ciò oggi va aggiunto il ddl sul processo breve: esso rappresenterebbe una mannaia sui crolli assassini dell’Aquila, un’amnistia generalizzata per gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro, per i morti di amianto, di uranio, di frane, di alluvioni, per le vittime di Viareggio martoriate dalle ustioni e per molti reati contabili e societari”. “Per opporci a questo scempio e rivendicare il diritto alla giustizia per i nostri morti, saremo mercoledì mattina davanti a Montecitorio con i nostri striscioni e le foto dei nostri cari”. “Chiediamo agli aquilani – conclude la lettera di essere con noi”.
Foto Manuel Romano
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