Davanti al teatro al-Kasabah di Ramallah, in Cisgiordania, è stato assassinato il 4 aprile 2011, Juliano Mer-Khamis a soli 54 anni, era al volante della sua auto. Secondo le prime ricostruzioni un commando lo ha freddato come in un regolamento di conti. Le prime voci, in città, parlano di estremisti palestinesi. L’unica certezza, per ora, è la morte di uomo che ha fatto della cultura la sua arma di resistenza. Con Zakaria Zubeidi, ex leader delle Brigate dei martiri di al-Aqsa, ha fondato a Jenin, città martire della Seconda Intifada in Cisgiordania, il Freedom Theater, un’isola in un mare di dolore.
Arna’s Children è un documentario che ne racconta la storia.
La storia della madre di Juliano, nato a Nazareth, da questa grande donna, Arna Mer, ebrea israeliana sposata al palestinese Saliba Khamis. Durante la prima Intifada sua madre Arna dà vita a un programma educativo alternativo all’interno del campo profughi di Jenin.
L’occupazione israeliana ha infatti distrutto il programma ufficiale e Arna intende risarcire i palestinesi del danno subito. Tra le varie attività del centro vi è lo Stone Theatre, un laboratorio teatrale diretto da Juliano. A otto anni dalla morte della madre, cinque anni dopo la conclusione del progetto teatrale, Juliano torna nel campo di Jenin e scopre la tragica storia dei “ragazzi di Arna”.
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