In merito alle recenti polemiche che ho avuto modo di apprendere dagli organi di informazione mi corre l’obbligo di intervenire, devo dire a malincuore e solo per dovere di chiarezza, per dare la mia versione dei fatti in merito alla attività didattica e clinica della Ortopedia e Traumatologia della Università dell’Aquila.
Chi scrive, aquilano di nascita, nel 2002 ha avuto il piacere e la fortuna di essere chiamato in qualità di Professore Associato presso la Facoltà di Medicina dell’Ateneo aquilano, che ritengo fondamentale risorsa economica della nostra città.
Innamorato della mia disciplina che a L’Aquila ha un luminoso pregresso storico, basti ricordare il prof. Luigi Romanini, nel momento in cui ne ho avuto l’onere e l’onore della responsabilità, ho cercato, grazie alla attenzione dell’allora Preside, oggi Magnifico Rettore prof. Ferdinando di Orio e della attuale Preside, l’infaticabile prof.ssa Maria Grazia Cifone, di essere convenzionato presso la ASL di Avezzano prima (a seguito del trasferimento presso altra sede del Prof. Giuseppe Costanzo) e quella dell’Aquila, successivamente, nella consapevolezza che in tal modo avrei potuto adempiere ai miei obblighi istituzionali di didattica, ricerca ed assistenza.
Le mie reiterate insistenze sull’argomento, inoltrate dalla Preside ogni qual volta ve ne fosse l’occasione, “sorprendentemente” non trovavano accoglimento alcuno, se non virtuale, dai vari Direttori Generali che si sono succeduti nel tempo alla guida della ASL di L’Aquila “relegandomi” di fatto a proseguire la mia attività professionale e di ricerca presso Case di Cura private ancorchè convenzionate con il SSN; questa mia strutturazione ha determinato nell’anno accademico 2008-2009, la sospensione da parte del Ministero dell’Università delle borse per la Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia da me diretta, non ritenendo il Ministero una Casa di Cura sia pure convenzionata requisito sufficiente per garantire una adeguata formazione degli specialisti in formazione.
Questo grave danno alla nostra Università e alla nostra città e se mi permette anche l’onta che subito la mia persona, non ha preoccupato nessuno dei vari referenti politici, ovviamente tutti nel tempo sollecitati a prendere una posizione certa su un argomento cosi grave. Sarebbe quasi superfluo dunque sottolineare che quando nel settembre del 2009 la ASL di Teramo ha invece dimostrato attenzione e disponibilità verso la mia persone e verso la Scuola di Specializzazione che rappresento, e mi ha proposto il convenzionamento presso l’Ospedale di S. Omero, non poteva che avere da parte mia una immediata e positiva risposta ben sapendo a quali e quanti sacrifici sarei andato incontro io e la mia famiglia , residente a Fossa.
La mia strutturazione presso l ASL di Teramo ha consentito, di avere di nuovo e dopo un anno dalla mia presa di servizio in qualità di responsabile della UOC di Ortopedia e Traumatologia del presidio ospedaliero “Valvibrata”, 3 contratti ministeriali che ho il piacere di mettere a disposizione dei laureati della nostra Facoltà Medica per l’anno accademico 2011-2012 e confermare che “nemo propheta acceptus est in patria sua”
Prof. Vittorio Calvisi
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