Viaggia per l’Istat ad una velocità troppo bassa la crescita dell’economia italiana per contribuire significativamente al riassorbimento dell’offerta di lavoro inutilizzata e al consolidamento della finanza pubblica. In audizione per un’ analisi del Def, il presidente dell’istituto, Enrico Giovannini, spiega anche che il quadro per il 2011 entro cui si muove il documento economico può essere definito ‘giustamente prudenziale’, e che la previsione di una crescita dell’ inflazione del 2,2% in media d’anno per il 2011 può essere conseguita solo con una frenata. Cala risparmio famiglie, si riscontrano segnali di difficoltà.
Istat: crescita bassa per consolidare conti pubblici
Viaggia per l’Istat ad una velocità troppo bassa la crescita dell’economia italiana per contribuire significativamente al riassorbimento dell’offerta di lavoro inutilizzata e al consolidamento della finanza pubblica. In audizione per un’ analisi del Def, il presidente dell’istituto, Enrico Giovannini, spiega anche che il quadro per il 2011 entro cui si muove il documento economico può […]
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