Sono circa 6 milioni gli italiani che in questo periodo combattono con le allergie respiratorie, definite anche “primaverili”, perché caratterizzate dall’inspirazione di pollini tipici di questa stagione. Ora, dalla Divisione di Malattie respiratorie e allergiche dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, arriva una soluzione. Si tratta di una barriera formata da una piccola coppia di tronchi di cono, quasi due imbuti, messi a punto proprio per impedire il passaggio delle particelle presenti nell’aria che viene respirata. La tecnologia è stata sperimentata su una ventina di soggetti allergici e i risultati sono incoraggianti. Il funzionamento di questo filtro nasale è semplice, un gel biocompatibile e molto viscoso applicato all’interno cattura gli allergeni grazie alla sua carica elettrostatica. Il vantaggio non si limita solo al blocco dei pollini. Infatti il filtro nasale è in grado di catturare anche le polveri sottili inquinanti, quelle che nelle grandi città piene di smog sono tra le principali responsabili dei danni respiratori. Dall’uso del filtro nasale, quindi, possono trarne giovamento non solo i soggetti allergici, ma anche le persone che vivono o svolgono attività in ambienti poco salutari come chi usa le due ruote per gli spostamenti in città, i pedoni e chi è spesso esposto al fumo passivo. Ricordiamoci comunque di attenerci al decalogo per pollinosici stilato dai maggiori esperti italiani del settore:
1)Evitare di esporsi, se possibile, nelle ore di maggior concentrazione pollinica e cercare di respirare correttamente con il naso e a bocca chiusa, tenendo presente che attraverso il naso l’aria viene depurata, riscaldata e umidificata.
2)Evitare di uscire nelle fasi iniziali di un temporale o di una pioggia intensa, perché la pioggia facilita la liberazione di allergeni dai pollini, i quali così raggiungono più facilmente le vie aeree profonde, potendo indurre l’insorgenza di crisi asmatiche anche gravi e anche in chi soffre solo di rinite stagionale.
3)Proteggere le proprie vie respiratorie con dispositivi medici nasali in grado di ridurre le inalazioni di pollini e altri allergeni, consentendo nel contempo una corretta respirazione nasale.
4)Trascorrere periodi il più possibile prolungati in aree a bassa concentrazione pollinica ed evitare anche di inalare polveri, fumi e profumi che vanno comunque a stimolare l’insorgenza di starnuti, prurito e tosse.
5)Consultare i calendari pollinici, ricordando che la fioritura di erbe come le graminacee è posticipata in genere di circa un mese in montagna oltre i mille metri e che è ritardata di qualche settimana in Italia settentrionale e in Europa centrale rispetto all’area mediterranea.
6)È consigliato fare la doccia e lavare i capelli ogni giorno, perché i granuli pollinici, acari e forfore di animali domestici rimangono spesso tra i capelli, tra gli abiti, in casa e la notte possono depositarsi sul materasso e sul cuscino, venendo così inalati.
7)Lavare spesso i pavimenti, ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare dal pavimento le particelle allergizzanti.
8)Tappeti, moquette, tappezzerie, tendaggi e giocattoli di peluche sono arredamenti rischiosi per gli allergici: lì si depositano pollini e polveri difficili da rimuovere.
9)Evitare di essere presenti quando si taglia l’erba e non rastrellare le foglie nel periodo di picco pollinico.
10)Evitare di viaggiare in auto con i finestrini aperti e proteggersi con appositi dispositivi medici nasali in bicicletta, motorino o nel fare jogging
Carlo Di Stanislao
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