Pari Opportunita’, solo un comune su 10 ha sindaco donna

Solo una donna su dieci ricopre il ruolo di sindaco nel nostro Paese: negli oltre 8 mila Comuni italiani la presenza rosa alla guida dei Municipi si ferma a soltanto 789 casi (contro i 7.238 dei colleghi maschi), attestandosi a una quota del 9,8%. Contro questo stato di cose il ministro per le Pari Opportunità […]

Solo una donna su dieci ricopre il ruolo di sindaco nel nostro Paese: negli oltre 8 mila Comuni italiani la presenza rosa alla guida dei Municipi si ferma a soltanto 789 casi (contro i 7.238 dei colleghi maschi), attestandosi a una quota del 9,8%. Contro questo stato di cose il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna e il presidente dell’Anci Sergio Chiamparino hanno illustrato oggi una “Campagna a favore della democrazia paritaria nei Comuni italiani”. In vista delle prossime amministrative, si legge nel documento sottoscritto dal ministro Carfagna e dal leader dei Comuni Chiamparino, “si chiede a tutte le forze politiche e ai candidati sindaci di impegnarsi pubblicamente ad includere nei propri programmi elettorali un’assunzione di responsabilità verso le esigenze della popolazione femminile, a partire da un’equa rappresentanza di genere nella composizione delle giunte”. Ottimista la responsabile delle Pari Opportunità: “spero che l’iniziativa possa avere il successo che merita – ha spiegato oggi a fianco di Chiamparino nel corso di un incontro con la stampa – anche se al momento è stata sottoscritta soltanto da 10 Comuni”. Il ministro Carfagna ha poi annunciato di volersi impegnare “a far conoscere e sottoscrivere il testo dell’accordo sulle presenze rosa nelle giunte in ogni luogo dove sono stata invitata per la campagna elettorale”. Tuttavia, ha osservato, “sono fiduciosa e credo che saranno tanti i Comuni che sottoscriveranno il nostro documento, anche perché ci si sta rendendo conto sempre di più che senza presenze femminili negli enti territoriali, e non solo, si sprecherebbe un potenziale enorme”. Volenteroso anche il presidente dell’Anci e sindaco di Torino Sergio Chiamparino, che tuttavia prende spunto per autoaccusarsi: “mi vedo costretto a fare autocritica perché in 10 anni da sindaco non sono riuscito quanto avrei voluto a rafforzare la presenza femminile all’interno delle istituzioni in cui ho lavorato”. Ma, ha poi spiegato, “credo al contrario di aver ben lavorato su questo fronte al’interno della Giunta nell’ambito dei posti più ‘sensibili’. Spero che questi appelli bipartisan – ha concluso Chiamparino – possano funzionare per convincere le forze politiche, una volta per tutte, ad incrementare la presenza rosa nelle liste”. L’impegno richiesto ai candidati sindaci risponde anche allo spirito dello schema del disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 aprile scorso, per favorire una più equa rappresentanza di genere non solo nelle Giunte ma anche nei Consigli Comunali. Allo stesso modo del Testo Unico degli Enti Locali (art3, comma 6) che dispone che tutti gli Statuti debbano contenere ‘norme per assicurare condizioni di pari opportunita’ tra uomini e donne e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del Comuné. Dal 9,8% dei sindaci donna, la percentuale cresce al 13,5% per il vicesindaco (842), al 18,7% per gli assessori e al 18,1 per i consiglieri. Il tutto pari a una media del 17,6% a fronte del restante 82,4% degli uomini.

Paolo Teodori

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