Costretti a scappare dal loro villaggio per sfuggire dal loro vecchio nemico, Gargamella, i Puffi, si ritrovano catapultati nel bel mezzo di Central Park. Non abituati a vivere tra gli uomini, i piccoli omini blu, devono cercare in tutti i modi di far ritorno al loro villaggio, senza farsi catturare dall’odiato stregone… Da oggi è nelle sale americane e il 16 arriverà anche in Italia il film “I Puffi 3D“, un mix tra live action e animato, basato sulle avventure dei piccoli amici blu, impegnati come sempre a difendersi dalle insidie di Gargamella, interpretato dall’ attore Hank Azaria; tra gi altri attori del film si segnalano Neil Patrick Harris, Jayma Mays, Sofía Vergara e anche Katy Perry. Per il loro primo viaggio in 3D sul grande schermo, nella nuova commedia per famiglie, prodotta da Columbia Pictures e Sony Pictures Animation con la nuova tecnologia ibrida live action, i piccoli esserini blu ce l’hanno messa, ma già giungono, sul web, critiche all’operazione. “Les Schtroumpfs”, questo il loro nome originale, sono piccoli gnomi blu abitanti dei boschi dell’Europa medioevale. Così li ha immaginati il loro autore, che li introduce il 23 ottobre 1958 come comparse in “Johan & Pirlouit”, una striscia a fumetti pubblicata su Le Journal de Spirou, proprio all’interno della storia che ha ispirato il film d’animazione del 1976 “Il flauto a sei puffi”. Presto i nuovi personaggi si guadagnano una loro pubblicazione autonoma, che Peyo porta avanti in collaborazione col giornalista connazionale Yvan Delporte, caporedattore della rivista che già serializzava “Johan & Pirlouit”. Il primo episodio della serie s’intitola “Les Schtroumpfs noirs” (da noi “I Puffi neri”) e appare in Italia a puntate sul Corriere dei piccoli, dando al fumetto il titolo ufficiale con cui lo conosciamo nel nostro paese: “I Puffi”. Nel 1981 la NBC, allora la maggiore emittente radiotelevisiva americana, inizia la trasmissione del cartoon prodotto da Hanna & Barbera: “The Smurfs” in USA. I 420 episodi della serie proseguono fino al 1990 e i puffi si assicurano un posto importante nella cultura popolare americana, ma non solo. Le riprese del film sono iniziate il 6 aprile 2010, con la regia di Raja Gosnell, già dietro la macchina da presa in Scooby-Doo e Beverly Hills Chihuahua. La lavorazione si è completata ad agosto scorso ed il trailer in italiano è scaricabile da: http://carloogle.wordpress.com/2010/08/01/il-trailer-italiano-de-i-puffi-al-cinema-dal-2011/ e da: http://www.comicsblog.it/post/10276/puffiamoci-il-trailer-ufficiale-in-italiano-de-i-puffi-al-cinema-in-3d-dal-16-settembre. Naturalmente come era facile immaginare, l’universo videoludico non ha voglia di stare lì a guardare un ritorno così clamoroso. Infatti sono già in lavorazione le versioni per Nintendo 3DS e Wii di un nuovo titolo dedicato proprio ai Puffi. Tra i film più celebri girati in misto fra live action e animato ricordiamo “Che ha incastrato Roger Rabbit ?”, e “Ritorno al futuro”, ma anche, più indietro nel tempo, “Mary Poppins” e “Pomi d’ottone e manici di scopa”. Per ora il capolavoro resta “Chi ha incastrato Robger Rabbit?”, in cui , ill motion control (che permetteva un controllo computerizzato delle telecamere) l’uso dello split screen (la divisione dello schermo in due o più parti) e del blue screen, consentirono di realizzare un’opera senza precedenti, cui contribuì (neanche a dirlo) anche la ILM (la Industrial Light & Magic) di George Lucas. A credere nel progetto, il cui budget lievitò tanto da spingere Disney a ipotizzarne la cancellazione, furono i soliti coraggiosi e lungimiranti Steven Spielberg, che coproduceva il film, il regista Robert Zemeckis, reduce dallo strepitoso successo di Ritorno al futuro, e Jeffrey Katzenberg (oggi amministratore delegato della DreamWorks) allora produttore esecutivo della Disney e convintissimo che Roger Rabbit avrebbe “salvato il dipartimento di animazione della Disney” che stava vivendo un periodo non eccezionale. E così fu, visto che il film sbancò i botteghini piazzandosi al 20esimo posto dei maggiori incassi della storia. Vedremo ora se i Puffi in 3D avranno un esito tanto fortunato e glorioso.
Carlo Di Stanislao
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