Il caso di Roberto Lassini scuote il Pdl a Milano. L’ispiratore dei manifesti antiprocure, in cui i giudici venivano accostati alle Br, non può essere cancellato dalla lista del Popolo della libertà alle comunali di Milano e, per quanto lui si difenda dicendo che non è colpa sua, le polemiche continuano. Secondo il sindaco Letizia Moratti il caso è “chiuso”, perché c’è una lettera di “dimissioni irrevocabili” di Lassini. “L’unico giudice del comportamento di Lassini sono gli elettori”, afferma il sottosegretario Daniela Santanchè. La Lega si schiera con la Moratti e chiede che Lassini rinunci al seggio in caso di elezione. Preoccupato il premier Silvio Berlusconi, che chiama all’unità per vincere la sfida delle elezioni comunali milanesi.
Caso Lassini scuote Pdl a Milano, scontro Santanche’-Moratti
Il caso di Roberto Lassini scuote il Pdl a Milano. L’ispiratore dei manifesti antiprocure, in cui i giudici venivano accostati alle Br, non può essere cancellato dalla lista del Popolo della libertà alle comunali di Milano e, per quanto lui si difenda dicendo che non è colpa sua, le polemiche continuano. Secondo il sindaco Letizia […]
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