All’indomani del 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, Pescara si sveglia tempestata di fiocchetti verdi. Con un blitz notturno di Legambiente, ai lampioni di corso Umberto e piazza Salotto sono apparse tante coccarde verdi con la scritta “Qui è nata una scoria”, a ricordare simbolicamente le scorie nucleari che dall’incidente di quel 26 aprile 1986 non hanno mai lasciato la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia.
«Un incidente che avrà ripercussioni ancora per molti anni – spiega Antonio Sangiuliano, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo – Basti pensare che il 20% del territorio agricolo e il 23% delle foreste della Bielorussia sono ancora contaminati dalla radioattività, entrata nella catena alimentare».
«Abbiamo il dovere di difendere il nostro Paese da scelte scellerate ad alto tasso di rischio, ed evitare che tragedie di questa portata abbiano un’altra possibilità – conclude il presidente Angelo Di Matteo – Quello che sta accadendo a Fukushima giunge a ricordarcelo nuovamente. Votare sì al referendum del 12 e del 13 giugno è un impegno civile a cui non possiamo sottrarci, per fermare il nucleare e per assicurare all’Italia un futuro più pulito, sostenibile, all’insegna delle risorse energetiche rinnovabili e del rispetto dell’ambiente».
Anche a Pescara nascono …scorie
All’indomani del 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, Pescara si sveglia tempestata di fiocchetti verdi. Con un blitz notturno di Legambiente, ai lampioni di corso Umberto e piazza Salotto sono apparse tante coccarde verdi con la scritta “Qui è nata una scoria”, a ricordare simbolicamente le scorie nucleari che dall’incidente di quel 26 aprile […]
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