Tornare a casa. Lo chiedono tutti i malati, e in particolare i pazienti adulti, gli anziani, e soprattutto i bambini, per i quali è importante curarsi con i propri giochi, incontrando gli amichetti, stare vicino a tutti i familiari. Una domanda collettiva a cui potrà arrivare risposta dal progetto presentato oggi dall’ematologo e presidente di Ail () Franco Mandelli, dall’amministratore delegato di Conad Camillo De Berardinis, e dal portavoce della Nazionale italiana Cantanti Luca Barbarossa, che mira allo sviluppo delle cure domiciliari. Un progetto “entusiasmante” ha detto Mandelli, nel sottolineare che anche “la Regione Lazio è coinvolta, ed è molto attenta al tema del trasferimento dell’assistenza al domicilio dei malati”. Le sezioni Ail che svolgono tale attività di cura domiciliare ai pazienti affetti da malattie di sangue sono 40, ma l’obiettivo del progetto è di estendere il servizio a tutta la rete di 80 sezioni. “Si tratta di avviare una forma di sanità intelligente” ha affermato il presidente di Ail, aggiungendo: “noi possiamo tagliare i posti letto, con minori costi per il Ssn, trasferendo un maggior numero di pazienti a casa che saranno seguiti da equipe di medici, infermieri, volontari, assistenti sociali, e psicologi. E i finanziamenti andranno a migliorare l’assistenza domiciliare, con Conad e la Nazionale Cantanti che da oggi diventano soci onorari Ail”. L’impegno sociale di Conad, con 2900 negozi gestiti da imprenditori associati in tutte le province italiane, “ha permesso di destinare oltre 3,3 milioni di euro ad iniziative di solidarietà in Italia e nel mondo” ha detto l’Ad di Conad Camillo De Berardinis. I supermercati con la margherita, la maggiore organizzazione cooperativa di dettaglianti indipendenti in Italia, “mettono così a disposizione risorse e strumenti per far conoscere i progetti delle associazioni di volontariato che sono la ricchezza del Paese, segno di società civile che non rimane alla finestra ma si fa carico dei problemi del Paese, e per questo è una ricchezza che va aiutata, col coinvolgimento della nostra rete vendita”. Aiuto che arriva anche dalla Nazionale dei Cantanti che festeggia i 30 anni di attività e il 20/mo anniversario della ‘Partita del cuore’. “La spettacolarizzazione della solidarietà talvolta è criticata, ma fa sì che il grande pubblico conosca questi temi, e dopo aver comprato un biglietto per lo stadio prosegua poi con le donazioni tutto l’anno” ha detto Luca Barbarossa. “Il nostro pubblico – ha aggiunto – è composto da tutti ‘azionisti’ dell’Ail, e parlando insieme a Mandelli fin dal 1992 di donazioni del midollo osseo, anche con la spettacolarizzazione, si è creata in Italia la cultura della donazione. L’iniziativa di sviluppo dell’assistenza domiciliare é sacrosanta – ha concluso – e se l’Italia fosse tutta quella rappresentata qui, tra ricercatori e volontari, saremmo salvi”.
Tumori: piu’ cure domiciliari
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