Kate non ne voleva una di quelle ‘altissime e sottili’. Ci si ferma a otto piani quindi. E la torta nuziale ha forma movimentata da 17 ‘cakes’ alla frutta, che ne fanno costruzione un po’ complicata. Novecento fiorellini di glassa e i fregi del Buckingham Palace, riprodotti al quarto livello, sono poi il sigillo del dolce di nozze della futura regina. Svelato il vestito della sposa, la torta ha sollecitato, come prevedibile, la fantasia di tutti. Infine eccola: bianca, come vuole la tradizione. Diciassette torte alla frutta, dodici formano la base. Diciassette diverse varietà di foglie. Crema e glassa per decorare. E’ una designer inglese ad averla concepita così, Fiona Cairns. Spiega alla Bbc di averla intonata all’ambiente. “La galleria dei dipinti ha un soffitto molto alto ed è uno spazio imponente. Volevo una torta che avesse presenza senza tuttavia provare a imporsi a sua volta. E penso che abbia funzionato. Catherine non la voleva altissima e sottile”, spiega. La Cairns si è ispirata dunque ai dettagli dell’architettura della stanza del Buckingham Palace in cui sarebbe avvenuto il ‘taglio’: “I florilegi delle pareti sono stati riprodotti sul quarto livello: abbiamo usato rose, ghiande, foglie d’edera e mele”. Le torte in realtà sono due. William non ha rinunciato alla sua preferita al cioccolato: da una ricetta della famiglia reale, preparata dalla McVitiés Cake company. Tre piani, aspetto orientaleggiante, fiori ed ornamenti gialli come il vestito della nonna. Al ricevimento nuziale dolce e salato convivono su un ricchissimo buffet. Ventuno chef per circa 10 mila canapé: li guida il cuoco di Buckingham Palace, Mark Flanagan. Fra i piatti in esposizione insalata di granchi della Cornovaglia su blini al limone, asparagi affogati in salsa olandese, uova di quaglia con sale di sedano, e mini pudding dello Yorkshire, filetto di manzo e mousse di rafano tedesco. Completano uno spettacolare colpo d’occhio del primo ricevimento della giornata paté di frutta alle arance rosse, tartine alla creme brulee profumata al rabarbaro, cioccolatini al frutto della passione e tartufi al cioccolato fondente. Il tutto, come annunciato, viene innaffiato da vino made in Britain: un bianco di Chapel Down, del Kent. Il brindisi è francese: Pol Roger NV Brut, Champagne. Fra i doni per la tavola, pregiato Brunello di Montalcino e confetti da Sulmona. Chiuso il primo ricevimento, una cena, a tre portate. Bandito il paté de foie gras. Will è un ambientalista convinto, e anche alle sue nozze boicotta il prodotto, in difesa delle oche.
Rosanna Pugliese
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