Come da pronostico ha vinto alla grande “Noi credevamo” di Mario Martone: 7 Davide di Donatello fra cui miglior film, migliore sceneggiatura, migliore fotografia ed altri quattro premi tecnici. La cerimonia, presentata ancora una volta da Tullio Solenghi, si è svolta venerdì sera nel Salone dei Corazzieri del Quirinale, alla presenza di numerose personalità del cinema nostrano e del Presidente Napolitano. Gli altri film ad aver ricevuto più statuettesono stati “La Nostra Vita“ di Luchetti (che s’è aggiudicato il premio per la miglior regia e il miglior attore, Elio Germano), “20 Sigarette“ (il David giovani), “Basilicata Coast To Coast” (premio al regista esordiente Rocco Papaleo, presentato anche nella scosda edizione del Roseto Film Festival Opera Prima). Interessante registrare una certa ripresa, anche da parte dei riconoscimenti critici, per la commedia italiana, anche se, a dire il vero, i plot e lo svolgimento appaiono ancora noisi e privi di sussulti di vera novità. Migliore attrice Paola Cortellesi in “Nessuno Mi Può Giudicare”, che ha battuto Isabella Ragonese in “La Nostra Vita”, Alba Rohrwacher in “La Solitudine Dei Numeri Primi”, Angela Finocchiaro in “Benvenuti Al Sud” e Sarah Felberbaum in “Il Gioiellino”. La migliore non protagonista Valentina Lodovini per “Benvenuti Al Sud”, che sbaraglia Claudia Potenza per “Basilicata Coast To Coast”, Barbara Bobulova per “La Bellezza Del Somaro”, Anna Foglietta per “Nessuno Mi può Giudicare” e Valeria De Franciscis Bendoni per “Gianni e Le Donne”. Migliore attore non protagonista Giuseppe Battiston per “La Passione”, che supera Raoul Bova con “La nostra Vita”, Alessandro Siani con “Benvenuti Al Sud”, Francesco di Leva con “Una Vita Tranquilla” e Rocco Papaleo con “Nessuno Mi Può Giudicare”. Il premio per la fotografia a Renato Berta per “Noi Credevamo”, mentre per la musica va al duetto Rocco Papaleo e Rita Marcotulli per “Basilicata Coast To Coast”. Migliori produttori sono dichiarati Claudio Bonivento, Tilde Corsi e Gianni Romoli per il film” 20 Sigarette”, in finale contro Conchita Airoli, Carlo Degli Esposti e Giorgio Magliulo per “Noi Credevamo”, Angelo Barbagallo – Bibi Film Tv, Isaria Production e Rai Cinema per “Gianni e Le Donne”, Cattleya e Medusa per” Benvenuti Al Sud”, Elisabetta Olmi – Ipotesi Cinema, Isabella Cocuzza con Arturo Paglia – Paco Cinematografica e Mark Lombardo – Eagle Pictures per “Basilicata Coast To Coast” e Elda Guidinetti con Andres Pfaefli – Ventura Film, Gabriella Manfrè – Invisibile Film, Gregorio Paonessa con Marta Donzelli – Vivo Film e Susanne Marian con Philippe Bober – Essential Filmproduktion per “Le Quattro Volte” .Va ancora detto che il pluripremiato “Il discorso del re” ha ricevuto il riconoscimento come miglior film dell’Unione Europea, mentre “Hereafter” di Clint Eastwood ha trionfato nella categoria riservata ai film stranieri. La storia del David di Donatello iniziò verso la metà degli anni cinquanta, con la fondazione dell’Open Gate Club di Roma. Inizialmente come simbolo venne scelta una porta che si apriva, ad indicare la fine dei tempi bui di guerra ed il ritorno ad una rinnovata apertura agli scambi culturali internazionali. La prima cerimonia di premiazione ebbe luogo l’anno seguente, il 1956, al cinema Fiamma di Roma. Dalla seconda edizione le premiazioni si svolsero al Teatro greco-romano di Taormina con alcune eccezioni: a Roma alle Terme di Caracalla (1971), a Firenze al Piazzale Michelangelo (1978), a Roma al Teatro dell’Opera (1979). Nel 1981 la premiazione si è svolta in due tempi e in due sedi diverse: a Roma al Teatro dell’Opera e a Firenze a Palazzo Vecchio (limitatamente al David europeo e al David “Luchino Visconti”). Dal 1982 la cerimonia si svolge a Roma. La pellicola “Racconti Romani” fu considerata la migliore (ma non premiata ufficialmente dato che il David ufficiale al miglior film sarà consegnato solo a partire dal 1970), Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida furono i migliori attori protagonisti rispettivamente per le loro interpretazioni in “Pane, amore e…” e “La donna più bella del mondo”, Gianni Franciolini fu il miglior regista per “Racconti Romani” e Walt Disney il miglior produttore straniero per “Lilli e il vagabondo”. Col passare del tempo ai David destinati alle tradizionali categorie cinematografiche se ne aggiunsero altri: l’Europeo (dal 1973 al 1983) d’intesa con la Comunità Europea, per il cinema che rispecchiava i più tipici valori europei; il Visconti (dal 1976 al 1995) per ricordare Luchino Visconti e onorare gli autori più significativi del cinema mondiale; il René Clair (dal 1982 al 1987) per dare rilievo, anche con un festival competitivo a Roma, ai film dei più seri registi europei; il Cristaldi (nel 1993 e nel 1994) per carriere di prestigio. Oggi i premi assegnati sono ben 24 (più i premi speciali) e, così come gli Academy Awards, i David di Donatello premiano ormai tutte le categorie facenti parte dell’industria cinematografica come gli scenografi, i truccatori, i montatori, i direttori della fotografia o gli addetti agli effetti speciali.
Carlo Di Stanislao
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