Non solo i terremoti non si possono prevedere. Ma Raffaele Bendandi, profeta del sisma che tormenterà i romani almeno fino a questa sera, non avrebbe mai citato né la data dell’11 maggio, né la città di Roma. Ma nella capitale è psicosi: si é svuotata China Town. Si sono affollano gli agriturismi della provincia. Il Codacons ha presentato un esposto in Procura: denunciando per procurato allarme e abuso della credulità
popolare chiunque abbia diffuso informazioni contribuendo al panico generale su una “frottola”.
Gli esperti dell’Ingv invece rassicurano: “Non ci sono riscontri” si legge su una nota di tgcom. Da mesi il tormentone rimbalza su Internet e con l’avvicinarsi della fatidica data la tensione cresce in città. Per fronteggiare i timori e smentire la leggenda metropolitana di un imminente e devastante terremoto sono intervenuti anche gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “Non risulta alcuna previsione di un sisma a Roma per l’11 maggio fatta da Raffaele Bendandi, quello che sta girando in Rete è solo un rumor, una voce, non una verità scientifica, e nemmeno una predizione”, ha spiegato il sismologo Alessandro Amato.
Ma, continua la nota di tgcom, le rassicurazioni non sembrano aver proprio convinto i romani. In molti, infatti, a scopo cautelativo hanno preso un giorno di ferie e hanno deciso di uscire dalla capitale e di non portare i figli a scuola. La suggestiva profezia di Raffaele Bendandi, scienziato autodidatta morto nel 1979 che si vantava di aver previsto il sisma ad Avezzano nel 1915, nella Marsica e nel 1976 in Friuli, del resto serpeggia nei bar e negli uffici, alimentando paure, sospetti e timori.
Sul web le voci si rincorrono e, per chi cerca informazioni, è facile trovare i calcoli e le considerazioni di Bendandi basate sul movimento degli astri. Ad alimentare la leggenda a gennaio ci ha pensato anche qualche fanatico, che a Caimpino ha appeso alcuni falsi volantini della protezione civile che prevedevano un apocalittico terremoto per l’11 maggio. A prova della presunta catastrofe, secondo alcuni, ci sarebbe anche il fatto che proprio l’11 maggio la Camera dei deputati è chiusa. Su Facebook si sprecano i gruppi dedicati al tema, compresi quegli degli scettici. Nel frattempo Roma trema e attende l’11 maggio.
Meno male un giorno a Roma senza cinesi. Purtroppo anche tanti cittadini romani se la sono svignata. Mi rendo conto com’è facile suscitare timori speculando su certe notizie. Non vorrei che tutto ciò facesse arricchire qualcuno. Come ho già detto in un altro commento, il 21-12-2012 sarà la fine delmondo. Dove scapperemo tutti? Io rimarò a guardare.