Il Comune dell’Aquila ha riunito, questa mattina, la stampa per denunciare “uno scandalo nazionale” – ha detto l’assessore Stefania Pezzopane – “legato all’utilizzo distorto dei fondi del decreto terremoto”, il DL n. 39 del 28 aprile 2009, convertito in legge n. 77 del 24 giugno 2009. All’art. 4 comma 3 della presente legge si dispongono, infatti, “interventi sulle reti viarie e ferroviarie funzionali alla ricostruzione post-terremoto, per un importo fino a 100 milioni di euro”. La somma, si legge sempre nel DL, sarebbe stata destinata “esclusivamente nei confronti dei comuni interessati dagli eventi sismici che hanno colpito la regione Abruzzo a partire dal 6 aprile 2009”.
A due anni dal terremoto, il 10 maggio 2011, il Sindaco Massimo Cialente ha inviato una lettera al Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ed al vice, Antonio Cicchetti, per sapere che fine hanno fatto i 100 milioni di euro previsti “nell’ambito dell’aggiornamento, per l’anno 2009, del contratto di programma della rete ferroviaria italiana 2007-2011”, come si legge nel DL.
Chiodi, il 12 maggio 2011, ha risposto che “Trenitalia è pronta ad investire sulle linee ferroviarie abruzzesi 100 milioni di euro per il rilancio del trasporto ferroviario dei comuni del cratere”. Oggi, Stefania Pezzopane ha tenuto a precisare che: “i 100 milioni di euro non sono stati stanziati da Trenitalia ma dal Parlamento”.
Al tavolo degli enti locali di giovedì il Sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta ha consegnato un appunto in cui spiega come i soldi sono stati impiegati. Le informazioni fornite da Letta hanno fatto scattare “l’allarme” – ha detto preoccupata Stefania Pezzopane – “su come si continua a giocare sulla vicenda aquilana. I fondi, infatti, attraverso luoghi burocratici misteriosi vanno a finire da un’altra parte”. L’altra parte non è in realtà una sola, come si evince dal documento consegnato da Letta a Cialente. La somma dei 100 milioni di euro è ripartita in 4 parti. Una sola di queste è destinata all’area del cratere, come disposto per legge. Solo 25 milioni, un quarto del totale, è previsto per “la linea Sulmona-Terni, realizzazione di nuove fermate ed opere sostitutive per la soppressione di PL tra Sassa e S. Demetrio”. Si tratta, tuttavia, oltre che di un investimento poco consistente, “solo dell’eliminazione di alcuni passaggi a livello” – dice Stefania Pezzopane – “e neppure di quelli essenziali per apportare dei vantaggi come si sarebbe dovuto fare per i passaggi a livello di Monticchio, Pianola e bivio per Avezzano”. Gli altri investimenti sono divisi in: 50 milioni di euro per la linea Sulmona-Roma e realizzazione del CTC (Comando Centralizzato del Traffico) della tratta Sulmona-Guidonia e 5 milioni di euro per “Linea Sulmona-Roma e interventi per la tratta Pescara-Sulmona. Gli ultimi 20 milioni di euro sono per la messa in sicurezza dei caselli delle tratte Pescara-Sulmona e Sulmona-L’Aquila, parte di quali “sarebbero coperti dalle assicurazioni fatte da ogni ente locale”, afferma Stefania Pezzopane.
Gli interventi da fare sarebbero stati decisi di concerto con “le varie amministrazioni locali”, si legge nella nota di Letta. Dunque si chiede Stefania Pezzopane: “Quale ente ha sottoscritto l’accordo? La Provincia?La Regione?”. E aggiunge: “Voglio sapere se Manetti, Ricciuti, De Matteis, Giuliante che tutti i giorni parlano male del Comune sanno, se condividono e se condividono se non si vergognano”. L’appello ai rappresentanti della Regione è a “dissociarsi”- ha detto il Sen. Giovanni Lolli – “e se non vogliono saranno i cittadini aquilani a giudicare”.
Il Sindaco avrebbe scritto a Letta per bloccare tutto e ridiscutere con i parlamentari e con il partito. Il Sen. Lolli presenterà un’interrogazione parlamentare per verificare se è anche un’illegalità, quella che egli stesso ha definito: “una truffa, un abuso, un atto gravissimo”.
Quei soldi erano essenziali per risolvere uno dei maggiori problemi dell’Aquila pre e post- terremoto: il traffico. I fondi stanziati sarebbero stati, oltre che per il potenziamento della tratta L’Aquila-Sulmona, anche per la realizzazione della metropolitana di superficie che “è indispensabile” – ha detto Lolli – “soprattutto ora che il piano C.A.S.E. si trova lungo l’asse ferroviario S.Demetrio- Scoppito”.
“Faremo ogni atto possibile perché ritornino tutti i soldi al cratere” ha detto determinata Stefania Pezzopane.
Lisa D’Ignazio
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