Prima giornata nazionale delle dimore storiche: giardini, cortili aperti in tutta Italia

Per la prima volta, le dimore storiche di proprietà privata apriranno al grande pubblico i loro tesori di arte, storia e architettura. Nel week end del 28 e 29 maggio si potrà entrare gratuitamente nei cortili, ninfei, giardini di 160 palazzi, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Una visita in molti casi arricchita da concerti (a Roma […]

Per la prima volta, le dimore storiche di proprietà privata apriranno al grande pubblico i loro tesori di arte, storia e architettura. Nel week end del 28 e 29 maggio si potrà entrare gratuitamente nei cortili, ninfei, giardini di 160 palazzi, distribuiti sull’intero territorio nazionale. Una visita in molti casi arricchita da concerti (a Roma saranno a cura del Conservatorio di Santa Cecilia, mentre a Firenze dalla Scuola di Musica di Fiesole) o mostre (a Termoli Il Percorso dell’Unità d’Italia da Napoleone a Diaz). Presentata oggi alla stampa dal presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (Adsi) Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, la manifestazione, ha detto il sottosegretario Francesco Maria Giro, “permetterà di svelare questi scrigni verdeggianti e inaccessibili per cittadini e tantomeno turisti”. Dopo il successo dell’apertura notturna dei musei, queste due Giornate Nazionali, ha proseguito, “rientrano nella strategia di conservazione e valorizzazione del patrimonio nazionale”. In particolare, l’Adsi, ha spiegato Moroello Diaz riunisce 5.000 proprietari, non un’associazione culturale, ma una sorta di sindacato per rappresentare gli interessi di una realtà smisurata (45.000-50.000 tra palazzi, castelli, musei non ancora censiti in modo definitivo), che il ministero cerca di sostenere con varie modalità. A partire dai 12 milioni di euro nel 2010 in conto interesse, da spalmare però su una lista infinita di richieste (circa 700) ed erogati con cinque anni di ritardo. “Dovremmo riuscire a essere più solleciti”, ha proseguito il sottosegretario, impegnandosi a far aumentare di cinque milioni l’anno l’importo complessivo, grazie ai fondi Fus di 80 milioni derivanti dalle accise sulla benzina. Lo stato, ha proseguito, “ha il diritto-dovere di sostenere questo patrimonio privato, non statale, ma comunque pubblico, come le Giornate Nazionali ci ricordano”. Altro tasto dolente è quello dell’Ici agevolata, che i proprietari di dimore storiche potrebbero iniziare a pagare con l’introduzione dell’Imu. “Sarebbe un disastro”, ha detto Diaz, ma Giro ha risposto sottolineando che “il federalismo fiscale non deve diventare un’arma puntata contro i cittadini” e quindi in sostanza garantendo l’impegno a riconfermare il regime Ici precedente. La manifestazione che si apre nel prossimo week end sarà aperta stasera da un concerto eseguito, nel bellissimo giardino romano di Palazzo Colonna, dall’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole. Sempre nella capitale, a cura del Conservatorio di Santa Cecilia, si svolgeranno numerose iniziative musicali. Tra le dimore aperte, Palazzo Altieri, Palazzo Borghese (oltre a Palazzo Colonna, che aprirà anche la magnifica Galleria), Palazzo Doria Pamphilj. Molte le dimore e i cortili visitabili a Milano (dal Chiostro Trivulziano al Collegio di Sant’Alessandro a Palazzo Erba-Odescalchi) e in Lombardia, mentre in Liguria riflettori accesi sui tesori architettonici di Sarzana. La Toscana avrà però la meglio, grazie anche all’iniziativa collaterale Toscana Esclusiva (le dimore storiche di Firenze, Lucca, Pisa, Siena). Tutti i dettagli saranno consultabili sul sito www.dimorestoriche italiane.it.

Nicoletta Castagni

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