Oggi Melania avrebbe compiuto 29 anni. Di lei resta il sorriso, sui manifesti, su uno striscione che stasera, a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, apre una fiaccolata nel suo ricordo. Melania è morta, uccisa. Ed oggi il suo paese è sceso in strada “per un momento di preghiera” ma anche “per chiedere giustizia e verità”. A Somma Vesuviana piove, tantissimo. Ma tutti sono venuti comunque, qui nella chiesa di Santa Maria del Pozzo, gremita per una cerimonia religiosa che ha visto, tra i primi banchi, anche Salvatore Parolisi. Il marito di Melania che, seppur non indagato, è al centro di dubbi e sospetti. Proprio davanti a lui, durante tutta la messa, la mamma di Melania, Vittoria, ha pianto quasi ininterrottamente. Il papà della ventinovenne, Gennaro, a sua moglie ha stretto la mano, più volte. Nessun contatto, invece, con Salvatore, alle loro spalle. Solo il segno della pace, poi più nulla. In tanti, stasera, sono venuti alla fiaccolata anche se Melania non l’hanno mai incontrata, mai conosciuta. “Ha quasi la mia età e non è giusto che è morta così – dice Rossella, una piccola bimba in braccio – sono stata anche ai suoi funerali ed era nostro dovere essere qui stasera”. Qualcuno, Salvatore, quasi lo indica. “Spero davvero per tutti che non sia stato lui – dice Antonio – quel che mi sembra chiaro è che lui sa qualcosa, sa quel che è successo. Ed è arrivato il momento che parli”. Vittoria, mamma di Melania, non ce l’ha fatta a seguire la fiaccolata. C’é, invece, il papà Gennaro, il fratello Michele. Salvatore si è unito a corteo iniziato. Sguardo fisso, passo quasi claudicante, è abbracciato alla sorella e allo zio di Melania. “Sono sicuro che presto arriverà la verità – ha detto il fratello Michele prima dell’inizio della cerimonia religiosa – sentire la vicinanza di così tante persone, nel nostro paese, nel resto d’Italia e perfino dal Belgio e dall’Irlanda, ci dà la forza”. Una forza, ammette Michele, “che ci viene anche dalla piccola Vittoria, il nostro punto di partenza, e dalla stessa Melania, mia sorella, di cui mi manca tutto, soprattutto il sorriso”. Ad aprire il corteo ci sono bimbi, alcuni piccolissimi. Palloncini bianchi in mano. E tra di loro spicca anche uno rosa, a forma di cuore con su la scritta ‘Ciao mamma’. La fiaccolata arriverà in via Pomintella, davanti a casa della famiglia Rea, lì dove c’é la piccola vittoria, solo 19 mesi, che ogni giorno, dicono, bacia la foto della sua mamma. “Faremo in modo che la nostra piccolina si renda conto di quante persone volevano bene alla nostra Melania”, dice Michele. A Somma Vesuviana, stasera, il silenzio è tanto: c’é gente affacciata ai balconi, altri tutti in fila dietro le fiaccole. “Non si può morire così, senza un perché – dice tra le lacrime Giulia – Melania era troppo bella, era troppo pura. Almeno ci dicano perché”.
Delitto Rea: fiaccolata nel giorno del suo compleanno
Oggi Melania avrebbe compiuto 29 anni. Di lei resta il sorriso, sui manifesti, su uno striscione che stasera, a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, apre una fiaccolata nel suo ricordo. Melania è morta, uccisa. Ed oggi il suo paese è sceso in strada “per un momento di preghiera” ma anche “per chiedere giustizia e […]
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