“Si tratta di una vera e propria svolta che salutiamo con grande soddisfazione. Una svolta che auspicavamo e attendevamo da tempo, da oltre quindici anni, da quando Mladic fu condannato dal Tribunale Speciale per l’ex Iugoslavia per gli efferati crimini a Srebrenica e nelle guerre balcaniche dei primi anni 90’”, così ha commentato il Ministro Frattini l’arresto stamane di Mladic. ‘ Mladic era un simbolo della pulizia etnica e della violenza brutale che costò in quegli anni la vita ad un numero altissimo di civili in quella che rimane una delle pagine più buie della storia europea’: il suo arresto premia insieme la coerenza e determinazione dimostrata in questi anni della comunità internazionale e la forte volontà politica del governo democratico serbo e del Presidente Tadic di fare giustizia nel quadro della piena collaborazione con il Tribunale Speciale per l’ex-Iugoslavia’. ‘Si tratta di un test di grande maturità democratica della Serbia, che avvicina l’ulteriormente all’Europa e all’Unione europea, un processo che l’Italia ha fortemente incoraggiato e che occorrerà adesso accelerare ulteriormente, senza riserve’, ha concluso il Ministro Frattini.
La polizia serba ha arrestato il super ricercato per genocidio e crimini contro l’umanità, Ratko Mladic. La conferma della cattura dell’ex generale è stata data dal presidente serbo Boris Tadic. L’arresto è avvenuto nel villaggio Lazarevo presso Zrenjanin (regione autonoma della Vojvodina), in Serbia, a circa 80 chilometri a nord-est di Belgrado.
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