L’inquinamento nascosto mette a forte rischio la salute dell’uomo e soprattutto la fertilità. Lo sostiene il Wwf che oggi a Popoli ha presentato i primi dati del nuovo rapporto sugli ‘interferenti endocrini emergenti’ (perché ancora non studiati in modo sistematico), nell’ambito del progetto ‘Previeni’ condotto insieme all’Istituto superiore di sanità (Iss), l’Università La Sapienza di Roma presso l’ospedale Sant’Andrea, l’Università di Siena, e promosso e finanziato dal ministero dell’Ambiente. Si tratta, sottolinea il Wwf, di interferenti “in grado di superare la barriera, un tempo ritenuta invalicabile, della placenta, tanto che otto bebé su dieci nascono gi “contaminati”, anche se senza apparenti disturbi”. Le ripercussioni negative sulla fertilità umana e animale, e le sostanze nocive che ne sono responsabili – gli interferenti endocrini appunto – incidono sugli equilibri degli ormoni sessuali e ci ‘contaminano’ quotidianamente attraverso l’alimentazione o il contatto con tessuti, oggetti, plastiche e detergenti. Nel 100% dei casi, da una madre contaminata nasce un bambino contaminato, e su dieci coppie mamma-bambino, otto presentano tracce di interferenti endocrini, nello specifico “ftalati”. Nonostante le limitazioni di legge, interferenti endocrini ancora si trovano in oggetti di uso comune come tappeti, vestiti, pentole antiaderenti e vernici (“composti perfluorurati-PFC”, idrorepellenti e anti-macchia), giocattoli, contenitori e dispositivi medici (“ftalati”, rendono il PVC pi flessibile), tessuti, auto, Pc e televisori (“ritardanti di fiamma”, riducono l’infiammabilit), pesticidi, oli e prodotti industriali. E loro tracce vengono riscontrate anche negli alimenti, dove arrivano sia per contatto diretto, per esempio con i contenitori di plastica, sia per l’inquinamento degli ambienti in cui vengono allevati gli animali e coltivate le piante. Lo studio dimostra inoltre come in situazioni più naturali, come le oasi del Wwf, la presenza dei contaminanti sembra avere un impatto ridotto. Nello specifico, su un campione di 250 coppie affette da infertilità, si evidenzia come negli individui che vengono esposti maggiormente ad interferenti endocrini aumenti il rischio di infertilità e patologie correlate. “La sicurezza alimentare – ha dichiarato Alberto Mantovani, dirigente di ricerca dell’Iss e coordinatore del progetto – è uno snodo chiave fra la qualit dell’ambiente e la nostra salute”.
Wwf-Iss, sos fertilita’ per inquinamento ‘nascosto’
L’inquinamento nascosto mette a forte rischio la salute dell’uomo e soprattutto la fertilità. Lo sostiene il Wwf che oggi a Popoli ha presentato i primi dati del nuovo rapporto sugli ‘interferenti endocrini emergenti’ (perché ancora non studiati in modo sistematico), nell’ambito del progetto ‘Previeni’ condotto insieme all’Istituto superiore di sanità (Iss), l’Università La Sapienza di […]
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