IIIIIInsomma la pianti? Certo che la pianto. Adesso me ne sto zitto. Miiiiinzecha. Devi piantare una pianta. Sei diventato fan di Uniiiiiiiiiimondo su facebook? Io il book te lo tiro in testa se non la pianti!! Ma io la pianta la pianto. Hei voi due! La piantate? Eccolo che arriva!!! Il piantagrane
Inconfondibili. Sono Aldo, Giovanni e Giacomo i nuovi testimonial della campagna 1 fan 1 albero. La campagna che ha già visto l’adesione di Elisa, Giorgia, Anansi e dei BSOD. “La banda dei babbi natale”, dopo una visita al centro storico de l’Aquila ove hanno incoraggiato la popolazione a non desistere e dove hanno riscontrato le difficoltà della ricostruzione del centro storico si accingono ad una nuova avventura solidale. Transnazionale. Sono diventati fan di Unimondo su facebook sapendo che per ogni fan Unimondo pianterà un albero in Kenya. La foresta di quasi 13.000 alberi sta crescendo come si possono vedere dalle foto.
Due dei tre avevano già aderito alla campagna sulla fame non si specula, la campagna che ha visto la firma congiunta dei candidati sindaci Pisapia e Moratti per il Comune di Milano in vista dell’Expo 2015 che avrà per tema: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Insomma il trio è solidale sia qui che oltre mare. A proposito di mare, guarda che coincidenza, il trio che ha prestato le voci ad Ocean 3D sono diventati testimonial della campagna 1 fan 1 albero durante la giornata mondiale degli oceani.
Il trio ha una certa confidenza con facebook tant’è che il titolo del loro film “La banda dei Babbi Natale” è stato scelto dai loro fan proprio sul social network più famoso al mondo. Insomma credono nello strumento di comunicazione preferito dai giovani ed invitano tutti i loro fan a sostenere la campagna 1 fan 1 albero per fermare l’avanzata del deserto e creare un ambiente più favorevole all’equatore ricco di vegetazione.
Ma che c’azzecca con la mission di Unimondo? Direbbe qualcuno. Sorpresa. Giacomo Poretti scrive per la rivista “popoli” dei Gesuiti che è nostra partner. Una di quelle riviste che non scherzano. Tra i corsivi di Giacomo si legge: “in quel mentre entrarono tre controllori vestiti con una camicia color verde pianura padana, chiesero i documenti a una delle due persone sedute e immediatamente la scaraventarono fuori dal finestrino con il treno in corsa: non aveva alcun diritto a sedersi in quella carrozza, era residente a Poggibonsi! La ronda di controllori avanzò verso di me e il capo, che aveva la faccia di un cane lupo e la voce di Borghezio, mi intimò di consegnargli biglietto e carta di identità. Fui travolto dal panico. Ecco dove stavo andando: in Comune a fare il cambio di residenza! Il cane lupo lesse «residente a Trani», abbaiò e mi mostrò le fauci”.
Aldo Baglio e Giovanni Storti, invece, scrivono un po’ di meno ma corrono di più. Anche per la solidarietà transnazionale come è capitato recentemente alla milanocitymarathon.
Il trio ha inoltre inaugurato su Rai 3 l’avventura televisiva di Mario Calabresi, direttore del quotidiano La Stampa di Torino. Il programma si chiama “Hotel patria” e raccoglie e racconta “otto storie di passione, coraggio, amore e talento. Una fotografia dei valori e dei sentimenti degli italiani”. Le puntate, sono quattro e ognuna sarà contraddistinta da una differente “parola chiave” che segnerà il filo conduttore della trasmissione. Le parole, come già anticipate nella nostra introduzione saranno appunto “passione, coraggio, amore e talento”.
Al centro dei racconti, i ritratti di persone che amano la propria Patria, “anche quando le cose non vanno come vorrebbero e che, con la voglia di non arrendersi e con la capacità di guardare avanti, fanno sperare in un Paese migliore”. Appunto. Quello di cui abbiamo più bisogno. Magari anche più solidale ed un po’ più green.(Unimondo)
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