La Corte Suprema brasiliana ha respinto con 6 voti a 3 il ricorso dell’Italia contro la decisione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva di negare l’estradizione a Cesare Battisti. L’ex terrorista rosso è tornato già libero dopo oltre quattro anni di detenzione nel carcere di Papuda. “Sono ovviamente felice: come dice la canzone, ‘la vita e’ bellà”, il commento della fidanzata di Battisti, Joice Lima. Dura la replica del governo italiano, per voce del ministro Giorgia Meloni che parla di “ennesima umiliazione inferta alle famiglie delle sue vittime”. “Le motivazioni addotte per il rigetto del ricorso – conclude – rappresentano uno schiaffo alle istituzioni italiane”.
Dopo il no alla richiesta di estradizione per Cesare Battisti, l’Italia ‘intende attivare immediatamente – si legge in un comunicato della Farnesina – ogni ulteriore possibile meccanismo di tutela giurisdizionale presso le competenti Istituzioni multilaterali, e in particolare presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja, per perseguire la revisione di una decisione che non si ritiene coerente con i principi generali del diritto e con gli obblighi previsti dal diritto internazionale’
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