Referendum: è corsa al quorum, Bossi non vota, Fini sì

Anche nelle scelte dei politici, a tre giorni dall’apertura delle urne, la partita del referendum si gioca tutta sul quorum. Bossi non vota, Fini sì. Il presidente della Camera è, come il capo dello Stato, dell’idea che andare alle urne sia un “dovere” civico. Al contrario, nel centrodestra si rivendica il “diritto” ad astenersi. Mentre […]

Anche nelle scelte dei politici, a tre giorni dall’apertura delle urne, la partita del referendum si gioca tutta sul quorum. Bossi non vota, Fini sì. Il presidente della Camera è, come il capo dello Stato, dell’idea che andare alle urne sia un “dovere” civico. Al contrario, nel centrodestra si rivendica il “diritto” ad astenersi. Mentre il centrosinistra suona la carica della mobilitazione per “quattro sì”. Ma esplode il caso del voto all’estero, che rischia di compromettere il raggiungimento del quorum sul nucleare. I circa 3,2 milioni di italiani residenti oltreconfine, hanno infatti votato prima del 2 giugno. Ma il quesito per bloccare il ritorno all’atomo è stato riformulato solo il 6 giugno. “E’ impossibile una nuova
stampa delle schede”, ha spiegato il ministro Elio Vito. A sborgliare la matassa ci penserà la Cassazione, ma solo da lunedì, ad urne chiuse.

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